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GdS – Eriksen, lo stop cristallizza la sua situazione. Ad Appiano per cercare comfort zone

Eva A. Provenzano

Il giocatore ha bisogno di una svolta che gli consenta di trovare più spazio nelle gerarchie di Conte

Il giocatore è in Italia senza la sua famiglia soprattutto. Perché anche la moglie Sabrina e il figlio Alfred, che erano rientrati in Danimarca, devono fare di tutto per cercare di difendersi dall'emergenza sanitaria. Anche lì un decreto restrittivo ha cambiato la vita delle persone dopo lo scoppio dell'epidemia. Era tornato a vivere in un hotel in zona San Siro dato che non c'è a Milano la sua famiglia. Ma il decreto restrittivo del 12 marzo ha chiuso anche gli alberghi e allora per lui e la società la cosa migliore è stata scegliere il quartier generale della Pinetina. In questo ci sono dei vantaggi. Potrà allenarsi all'aria aperta, sui campi del centro sportivo e ha tutta la palestra a disposizione.

Resta il problema delle gare sospese. La rosea si chiede quando il giocatore potrà tornare a giocare. Ovviamente vale per tutta la categoria. Il giornale sportivo però scrive: "Lo stop ha cristallizzato anche la sua situazione. Frustrante per lui, che non può avere l’occasione di dimostrare con i fatti quanto dichiarato a parole al mondo intero. Frustrante per la società, che del suo acquisto ha fatto una bandiera. Perché Eriksen è stato più di un acquisto. È stata la dimostrazione di un’Inter tornata a sedersi ai tavoli importanti in sede di mercato".

Ma Conte lo ha impiegato per poco meno di quattro gare e lo ha fatto rimanere in panchina sia nella gara con la Lazio che contro la Juventus. Dalla panchina la svolta non è mai arrivata. "Il centrocampista non è elemento trascinante, per carattere.., Ha bisogno di una comfort zone per tirare fuori il meglio di sé. L’Inter non gliel’ha potuta garantire, fin qui. Starà a lui conquistarsela", si legge ancora sulla rosea.

(Fonte: La Gazzetta dello Sport, 14-3-2020)