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Cordoba: “Inter sa che Venezia è imprevedibile. Dovrà preparare bene la gara”

Eva A. Provenzano

Domenica i nerazzurri saranno ospiti della città lagunare e l'ex difensore nerazzurro oggi è un dirigente del club

Domenica sera sarà Venezia contro Inter, il suo presente contro il suo passato. Ivan Ramiro Cordoba è un dirigente del club veneto ma anche uno storico difensore nerazzurro. A Skysport ha parlato della partita e dei suoi ricordi:

-A qualcuno magari è sfuggito che oggi sei un dirigente del Venezia...

Situazione curiosa. Conosco questo amico, un architetto americano, e siamo arrivati alla società del Venezia che lui conosceva bene ed è lì è nato tutto. Ho sposato questa causa, si parla di progetti che poi si fanno e non sono parole al vento. In che consiste il progetto? Abbiamo seguito per anni il lavoro della cantera del Barcellona e l'unica cosa che ci può rendere sostenibili è la forza dei giocatori giovani. Se vogliamo seguire il percorso fatto da altri club in Italia: Atalanta, Sassuolo, per non parlare dell'Udinese, per tanto tempo. 

-A Venezia ti considerano un talismano: dopo pochi mesi la squadra era arrivata in Serie A...

Non mi piace considerarmi un talismano. Siamo partiti che non eravamo favoriti per la salvezza e siamo riusciti ad arrivare ai play-off. La dimostrazione di quanto può fare una squadra che ci crede e ha un progetto serio. 

-Quanto è difficile far crescere una squadra con tanti stranieri e che allenatore è Zanetti? 

Quanto a stranieri ho esperienza perché penso di essere stata in una delle squadre più internazionali al mondo. Il Venezia è internazionale, ma ci vuole la collaborazione dell'allenatore. Non a caso gli è stato fatto un contratto di 4 anni. Si vuole continuare a crescere con lui. Potrebbe essere un predestinato, sembra abbia qualcosa di diverso, ti sorprende in ogni situazione.

-Un nome una garanzia (riferito ad Javier Zanetti.ndr)...

Eh, sì. (ride.ndr)

-Il legame con l'Inter è concreto: hai l'anello del triplete con il 2...

Sì.

-Chi mi piace in questo Venezia? 

Pensando al mio ruolo mi piace Pietro Ceccaroni, sa fare il leader, sempre positivo, parla con i fatti. Sa di poter a livelli importanti. 

-Che emozione sarà nella gara con l'Inter? 

Me lo chiedo anche io come sarà. Sarà un'emozione particolare. Pochi giorni dopo che sono arrivato qua ho detto che sognavo di giocare nell'Inter in Serie A. Sarà speciale, assolutamente. La terrò nel cuore, comunque avanti. Non avrò tristezza o rammarico: sarà speciale. 

-Pronostico? 

Non lo so. Penso che l'Inter sappia bene che avrà di fronte una squadra imprevedibile, che non rinuncia a giocare e che dovrà preparare bene la partita. 

(Fonte: SS24)