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Icardi: “Niente proclami ma la strada è giusta. Che personalità Spalletti! Maradona…”

Gianni Pampinella

Cosa può dire Juve-Inter?

«Mi aspetto che continuia- mo a fare bene, non siamo pri- mi per caso. La partita è molto importante, ma vale 3 punti co- me le altre. Siamo lì davanti e dobbiamo ribadire la bontà di quanto mostrato finora».

Tanti dicono è un’Inter da scudetto: ora lo sognate?

«Il nostro scudetto è arrivare in Champions: è l’obiettivo di società e giocatori. Poi se a poche gare dalla fine saremo ancora davanti, penseremo a qualcosa in più. Due-tre anni fa con Mancini eravamo primi fino a dicembre, poi siamo arrivati quarti, quinti, sesti, neanche me lo ricordo più».

I tifosi possono stare un po’ più tranquilli rispetto a quella stagione?

«Capisco l’entusiasmo, dopo 15 giornate siamo primi e c’è la mentalità corretta. È giusto pensino allo scudetto, ma dobbiamo essere realisti: è ancora lunga. La differenza rispetto al passato è che ora siamo calmi, sicuri, la mentalità è cambiata. Sappiamo qual è l’obiettivo e i tifosi ci devono dare una mano».

L’anno scorso Juventus-Inter è stata una partita nervosa: Perisic espulso, la sua pallonata verso l’arbitro Rizzoli che ha portato a una squalifica. Che clima ci sarà domani?

«Se capita quello che è accaduto l’anno scorso il mister ci taglia la testa. È sempre un derby d’Italia, la tensione ti gioca contro. Dobbiamo gestirla facendo come negli altri match. Ora c’è la mentalità giusta per gare così, se siamo primi non è un caso».

Domani trova Higuain. Con la media che ha (più di un gol a partita) ci pensa a battere il suo record di 36 reti?

«Ne mancano ancora tante. Non penso al record ma a fare gol che servano a qualcosa. L’anno scorso ne ho fatti 24 e non hanno portato niente».

Ha affrontato Roma e Napoli, domani la Juve: chi fra quelle davanti teme di più e chi arriverà in fondo?

«La squadra più strana lì davanti siamo noi, l’intrusa è l’Inter in un certo senso. La Juve sono sei anni che vince sempre, la Roma è lì da tempo, il Napoli pure. Noi stiamo costruendo qualcosa per stare a quel livello, senza fare proclami, ma la strada è giusta».

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