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Inter ai piedi di Lukaku: gol e non solo, simbolo del progetto Conte. E ora gli ottavi…

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L'attaccante belga trascina ancora una volta i nerazzurri

Fabio Alampi

Successo fondamentale per l'Inter, che vince sul campo del Borussia Monchengladbach e rimane ancora in corsa per la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League. Protagonista assoluto, ancora una volta, è Romelu Lukaku, autore di una doppietta e di una prestazione da autentico trascinatore. La Gazzetta dello Sport celebra le gesta del bomber belga: "Alla fine, in questa spremuta di puro interismo, sotto a una pioggia battente che rende mistica ogni impresa, Romelu srotola le sue braccia enormi: dentro a quell'abbraccio ci sta tutta la sua Inter, risorta nella notte più folle e più bella. Sta comodo sopratutto Antonio Conte, l'uomo che l'ha voluto sopra ogni cosa per edificare un ambizioso progetto. In fondo, c'è spazio per ogni tifoso nerazzurro che spera ancora nel miracolo degli ottavi di Champions. Anzi ci crede pure: quale altra squadra può contare su un ariete che butta giù ogni parete?".

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GOL E NON SOLO - "Più che i gol, però, è la leadership del centravanti a impressionare. A indicare la via della rinascita: «Come ho detto sempre sono uno dei 25, ci sono altri con più esperienza di me: questi ragazzi mi stanno facendo crescere tantissimo e li devo ringraziare se ho giocato le migliori partite europee», ha ammesso con umiltà. Solo Lewandowski (18) ed Haaland (16) superano i suoi 13 centri in Europa nelle ultime due stagioni. Ma prima di prendere l'1-1 nella maniera più beffarda, Romelu urlava contro i compagni, improvvisamente intimoriti. Sentiva aria di tempesta".

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SIMBOLO - Una prestazione da dominatore, simbolo del progetto Conte che torna a brillare nella notte tedesca. A tratti incontenibile, avversari tramortiti. Per informazioni, chiedere ai difensori avversari: "Prendete il povero Zakaria, spedito nel secondo tempo da Rose per fare a botte con Romelone, che nel primo tempo aveva trattato come bimbi indifesi quei poveri difensori. Ebbene, anche l'enorme Zakaria si sveglierà di notte con l'incubo belga: il marchio sulla partita è quell'irruenza mista a tecnica con cui Lukaku ha segnato il 2-0, prima del tris".

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