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Lady Inzaghi: “Noi dei privilegiati. Sto male durante le partite, quando l’Inter perde…”

Lady Inzaghi: “Noi dei privilegiati. Sto male durante le partite, quando l’Inter perde…” - immagine 1
Chi è Simone Inzaghi a casa? Lo racconta la moglie, Gaia Lucariello, che vive le partite in maniera molto intensa.
Redazione1908

Ieri Simone Inzaghi ha rispettato le aspettative battendo in finale di Coppa Italia la Fiorentina. Una vittoria cercata e meritata, che ha dato vita ad una grande festa prima sul campo dell'Olimpico, poi negli spogliatoi. Le famiglie hanno raggiunto i rispettivi compagni calciatori e anche Gaia Lucariello si è fatta immortalare felice e abbracciata a Simone Inzaghi. Proprio ai microfoni della rivista Diva e Donna, Gaia ha parlato del suo rapporto con l'allenatore dell'Inter e di come si viva in casa questa professione: "Stare con Inzaghi è bello ma faticoso, lo stress è alle stelle, ogni partita è un esame per noi. In 13 anni con Simone sono invecchiata di 26 anni. Io non ho la capacità che ha Simone di restare tranquillo. È la sua grande forza, ha molte pressioni, le sente, ma riesce a gestirle".

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Viverla da interisti 

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"Siamo dei privilegiati. Simone è pagato benissimo per fare il lavoro che ama, ma questo non toglie che la tensione sia altissima. Io durante ogni partita sto male, sto fisicamente male. Parlo di calcio con mio marito, sono molto coinvolta, sono il suo supporto e la casa è il suo rifugio. Non facciamo vita sociale, per Simone uscire la sera significa scendere al bar sotto casa per incontrare alcuni amici, ma dalle 19.30 è già di ritorno. Non succede mai che mi dica: "Esco a cena con degli amici". La sera ci dedichiamo ai figli, guardiamo una partita, vediamo un film, poi andiamo a letto presto". ha raccontato la moglie del tecnico dell'Inter, illustrando la routine di casa. E quando l'Inter perde? "Nostro figlio Lorenzo piange, si dispera: gioca nei pulcini dell'Inter, è un attaccante, e sente tantissimo la responsabilità del padre. Simone, appena può, va a vedere le sue partite e ha un effetto pazzesco su di lui e su tutti gli altri piccoli calciatori: sanno che l'allenatore dell'Inter li sta guardando e vanno a mille. Andrea, nostro figlio più piccolo, per ora dice solo "forza Inter" e vuole vestirsi come il fratello, con le magliette dell'Inter".


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