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Sainsbury: “Mi godo l’Inter ogni istante, potrei vivere a Milano. Cerco sempre di…”

Simona Castellano

-Cos'è la Nazionale per te? 

Per me è il sogno che avevo da bambino. Sono sicuro che sia la stessa cosa per i bambini italiani, vogliono tutti giocare per la Nazionale. Credevo che la mia carriera fosse finita quando mi sono rotto la rotula. Essere convocato un anno dopo per la Nazionale maggiore è stato davvero un onore. All'epoca ho pensato che avrei dato tutto per restare a far parte di quella squadra e che avrei sfruttato tutte le opportunità che mi sarebbero state concesse. Fortunatamente ci sono riuscito, perché l'allenatore ci ha sempre detto che nessuno aveva il posto garantito, quindi sono contento di farne parte tuttora, per me è sempre un sogno indossare quella maglia.

-Che effetto va vincere il torneo più importante lì?

Far parte di quella squadra è stato un momento importantissimo della mia carriera. Qualcosa che ha creato un legame fortissimo tra di noi, un legame che durerà per sempre. Qualcosa da raccontare ai nipoti, ma al tempo stesso ricordo la mia espressione e quella dei miei amici al fischio finale. Qualcosa di davvero speciale.

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