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L’Uefa ai 55 campionati: classifica entro il 3 agosto. In piedi due scenari. L’Europa League…

L’invito è giocare, ma sono possibili tornei ridotti o sospesi

Gianni Pampinella

Campionati e coppe in corso, iscrizione alle prossime coppe, ritorno delle nazionali, durata dei contratti. Sono questi i temi urgenti sui quali l’Uefa ha informato ieri le 55 federazioni. La priorità è portare a termine di campionati: "L’Uefa invita le Leghe a finire la stagione integralmente, ma non era difficile immaginare che le minacce a Belgio e Scozia fossero di difficile applicazione. Per cui è stato deciso un triplice piano d’intervento. 1) Giocare tutte le partite è l’obiettivo. 2) Alternativa: finire i campionati anche con formula ridotta (playoff, spareggi, minitornei…). 3) Infine, nel caso di stop anticipato, l’Uefa darà alle Leghe le direttive per stilare la classifica finale valida per le prossime coppe: in base ai principi di correttezza, trasparenza e sportività. L’Uefa valuterà i casi campionato per campionato".

COPPE/CAMPIONATI - "I campionati sono legati a filo doppio alle coppe. Restano in piedi i due scenari soliti. 1) Ipotesi ottimistica, campionati e coppe in contemporanea: i tornei nazionali comincerebbero tra metà maggio e inizio giugno; le coppe comincerebbero a fine giugno (conclusione ai primi di agosto). 2) L’altro scenario è per l’Uefa il più probabile. E prevede: prima i campionati, da concludere a fine luglio, quindi le coppe dal 6 agosto (ottavi di Europa League) al 29 agosto (finale di Champions). Con la Var? Sì ma da confermare".

PROSSIME COPPE - Per quanto riguarda le prossime coppe, dovrà esserci una lista di qualificate entro il 3 agosto. "Poi tocca al calendario. Preliminari ad agosto: l’Uefa punta ad annullare un turno per “accorciare” le date. A settembre poi i sorteggi e, a fine settembre/inizio ottobre, l’inizio della fase a gruppi. Più o meno un mese dopo. Piccolo guaio: Basilea e Copenaghen ad agosto hanno ottavi di Europa League e preliminari delle nuove coppe…".

CONTRATTI ALLUNGATI - "Tema su cui c’è accordo totale degli stakeholder, perché non possono esserci certezze giuridiche. C’è una direttiva Fifa – i contratti in scadenza si prolungano fino a fine stagione sportiva – sostenuta da confederazioni, federazioni, leghe, club e calciatori. Serve a impedire fughe e cambi in corsa, se possibile. Non si può prevalere sull’accordo tra due parti, ma si può rendere la “vita difficile” alle parti introducendo, di fatto, una specificità dello sport".

(Gazzetta dello Sport)