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Apprensione in casa Inter: positivi nei ritiri di Croazia, Belgio, Serbia e Danimarca

Fabio Alampi

Sono tanti i calciatori nerazzurri impegnati con le rispettive Nazionali

Lasosta per le Nazionali, con il conseguete rimescolamento di calciatori provenienti da Paesi e gruppi di lavoro diversi, è stata accolta con preoccupazione da tutti i club, Inter inclusa: i nerazzurri, che già hanno dovuto fare i conti con numerosi casi di positività al Covid-19 (ultimo quello di Padelli, ancoracontagiato), stanno seguendo con apprensione i propri tesserati in giro per il mondo. Come scrive Il Giorno, la paura è tanta, anche considerate le notizie arrivate negli ultimi giorni: "La grande preoccupazione di Beppe Marotta, alla vigilia della finestra dedicata alle nazionali, era che riunendo tanti giocatori provenienti da realtà differenti si potesse riportare ad Appiano Gentile un nuovo numero di positivi al Covid dopo averne già contati sette da inizio stagione".

"Il caso più singolare riguarda la Croazia di Brozovic e Perisic. Il connazionale Vida ha ricevuto la brutta notizia di un tampone non negativo nell'intervallo della partita con la Turchia. Sostituzione immediata nell'intervallo, ma nel frattempo il giocatore si era già prodotto in contrasti, esultanze e abbracci con i presenti in campo e in panchina".

"Altro caso quello del serbo Milivojevic, compagno di squadra di Kolarov. [...] Thomas Kaminski, portiere del Belgio e connazionale di Lukaku, è stato invece rispedito a casa già ieri mattina sempre per positività al Covid-19. Due giorni fa era toccato alla Danimarca di Eriksen, nella quale sono stati trovati positivi il centrocampista Robert Skov e un membro dello staff, con il conseguente isolamento di nove persone venute a contatto con almeno uno dei due".