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Lazio-Inter, sfida mai banale. Inzaghi, in attacco le certezze: studia più soluzioni

Eva A. Provenzano

L'allenatore nerazzurro lavora per trovare la formazione migliore contro la squadra del suo passato

Il 5maggio 2002, l'oh nooo sullo striscione per i tifosi romanisti che vedevano allontanarsi lo scudetto dopo la vittoria dell'Inter di Mourinho. Uno spareggio per la Champions quando sulla panchina della Lazio c'era Inzaghi, l'attuale allenatore nerazzurro. La gara con la Lazio apre a tanti ricordi, per l'allenatore soprattutto, perché è stata la squadra della sua vita. L'ha lasciata ad agosto quando sembrava fatto un rinnovo con Lotito, invece su di lui è piombata l'Inter e lui ha voluto provare l'effetto che fa.

Una lunga vigilia, che le Nazionali hanno dilatato. Quella tra la Lazio di Sarri e l'Inter di Inzaghi sarà la gara della difesa peggiore delle big di Serie A - 12 reti incassate fin qui e l'allenatore biancoceleste non aveva mai iniziato così male - contro il miglior attacco con 22 gol segnati dai nerazzurri.

La Gazzetta dello Sport parla di fragilità difensiva che c'era ai tempi di Inzaghi e si è riproposta con Sarri. Contro l'Inter mancherà anche Acerbi. Si parlava di Radu al centro della difesa, ma il giocatore - che era stato accostato ad un approdo a Milano - finora non ha mai giocato. "Accanto a Luiz Felipe quindi giocherebbe Patric che in realtà più che la sua spalla sarebbe il suo sostituto ideale. Ma al momento resta il candidato numero uno alla sostituzione di Acerbi. Ci sarebbe poi un’altra ipotesi, ma salirebbe ancora il livello di azzardo: Hysaj centrale, con Lazzari e Marusic terzini. L’albanese è un fedelissimo di Sarri, ma improvvisarlo in mezzo a lottare con i centimetri di Dzeko e la furia di Lautaro potrebbe essere pericolosissimo per una difesa già instabile di suo", si legge sul giornale sportivo.

Le certezze di Inzaghi

L'Inter cerca equilibrio in difesa ma in avanti ha una media impressionante di oltre tre gol a gara. Soprattutto la squadra nerazzurra costruisce tanto. Sicuramente contro la Lazio, l'allenatore dovrà confrontarsi con l'emergenza formazione dati gli arrivi all'ultimo minuto di Lautaro, Correa e Sanchez. Tre dei suoi cinque attaccanti (gli altri due sono Dzeko e Satriano). Il bosniaco sarà la certezza del tecnico interista, pronto ad affrontare quello che per lui è un derby visto il passato alla Roma. "È pronto a giocare la sfida da leader offensivo. Per Inzaghi è diventato velocemente indispensabile, mentre per il mondo Inter è stato il simbolo della ripartenza post Lukaku".

Con Correaacciaccato e Lautaro che arriverà all'ultimo minuto a Roma, Inzaghi valuta alternative in attacco. E accanto all'attaccante, ex Roma, potrebbe schierare Perisic con Dimarco a sinistra. L'idea di Calhanoglu dietro l'unica punta non scalda al momento. Se giocassero sia lui che l'esterno italiano insieme a Perisic ci sarebbero comunque anche più soluzioni su calcio da fermo.