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Carboni: “Benitez? All’Inter volevamo Sanchez e Mascherano. Non andò bene perché…”

Marco Astori

Le parole dell'ex collaboratore del tecnico

AmedeoCarboni, collaboratore di Rafa Benitez nella sua breve esperienza all'Inter, ha raccontato quei mesi e non solo ai microfoni de Il Posticipo.

Che rapporto aveva con Cuper?

Cuper era il miglior italiano che ci potesse essere in Spagna. Era un finto burbero: uno sempre zitto che si teneva tutto dentro, ma aveva un cuore grande. C’era un rapporto speciale tra noi: io ero un po’ il vecchio della squadra e lui mi vedeva sempre come un punto di riferimento. Poi avevo la sua stessa mentalità: facevamo difesa e contropiede. Cuper era una persona squisita ma un po’ sfortunata: non so nemmeno quante finali abbia perso…

È vero che voleva portarla all’Inter?

Sì, sono stato io a rifiutare. Non l’ho fatto perché non volevo andare all’Inter. Dissi al mister: “Lei va a Milano e porta un giocatore di 36 anni? Così la cacciano dopo un mese!”. Il giorno dopo la sconfitta del 5 maggio 2002 con Gresko titolare a sinistra mi chiamò e mi disse: “Sei contento? Mi hai fatto perdere un campionato perché non sei venuto all’Inter!”. Io gli dissi che non c’entravo niente… Andare a Milano sarebbe stato insensato per me: non volevo tornare in Italia a 36 anni dopo essermene andato via.

Lei ha avuto Benitez a Valencia ed è stato suo collaboratore ai tempi dell’Inter: che cosa non ha funzionato nel 2010?

Quali giocatori volevate portare all’Inter?

Uno era Sanchez dell’Udinese, poi c’era Mascherano del Barcellona e il terzo obiettivo era un altro bel centrocampista. Erano giocatori di primo livello. Pensavamo che la squadra avesse bisogno di un ricambio dopo aver vinto tre titoli in una sola stagione. Malgrado tutto vincemmo due competizioni: perdemmo la Supercoppa europea con l’Atletico ma conquistammo quella italiana e il Mondiale per Club che l’Inter non aveva mai vinto nella sua storia. Poi Rafa fece un’intervista un po’ aggressiva per spingere il presidente a fare acquisti, Moratti la prese male e così abbiamo trascorso il Natale a casa. Dopo di noi comprarono 11 giocatori, ma pazienza: son cose che succedono.