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Cicinho: “Adriano? Soffriva per il soprannome di Imperatore. Sentiva sempre il bisogno di…”

Un Adriano più intimo raccontato da Cicinho

Marco Macca

Un Adrianopiù intimo. Un ragazzo che rifugge dalla fama, dalla luce dei riflettori, per rifugiarsi nelle sue radici, nei profumi del suo quartiere e dei suoi amici. Cicinho, intervistato da ESPN, ha raccontato il suo connazionale, che i tifosi dell'Inter non hanno mai dimenticato. L'Imperatore, come lo chiamavano a San Siro. Un soprannome che, in qualche modo, Adriano ha sempre rifiutato:

"Ciò che mi ha colpito di più di Adriano è stato il fatto che pensava di essere un ragazzo normale. Aveva in mente che era nato a Vila Cruzeiro ed era diventato 'l'Imperatore', ma che, nella sua mente, poteva camminare scalzo per la strada. Questo soprannome gli è stato messo addosso dalla gente, dalla stampa... Ma non si è mai sentito così. Pensava di essere una persona normale. Non ha accettato questa visione delle persone in relazione a lui. Adriano mi ha sempre detto che aveva bisogno di stare con i suoi amici d'infanzia, nella favela in cui era nato, perché lì era solo Didico, solo un ragazzo normale tra tanti altri. Adriano preferisce stare con i suoi amici, con la sua famiglia e lontano dal clamore. Non si vede come 'Imperatore', ma come 'Adriano da Vila Cruzeiro'. Dio gli ha dato il dono di giocare a calcio per far uscire la sua famiglia dalla favela, ma ciò non significa volesse abbandonare le persone con cui è cresciuto. E non l'ha mai fatto. È un ragazzo che non è stato influenzato dalla fama. E questo è degno di tutti gli elogi".

(Fonte: ESPN)

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