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Sconcerti: “Anni che Conte non accetta interviste: obiettivi svaniti, ora dia spiegazioni”

Fabio Alampi

L'Inter pareggia con il Sassuolo e scivola a 8 punti dalla Juventus capolista

Mario Sconcerti, nel suo editoriale per il Corriere della Sera, analizza il pareggio per 3-3 fra Inter e Sassuolo, puntando il dito contro Antonio Conte: "L'Inter scende a otto punti. La pazzia della rimonta torna lontana, Conte resta di nuovo solo con la sua rosa milionaria eternamente insufficiente. Ma Conte è un auto-referente, si fa le domande e si risponde. Sono anni che non accetta una libera intervista. Una spiegazione completa ed extra moenia sul suo lavoro, che molto spesso è ottimo, ma non sempre, e appartiene comunque a tutti, non soltanto a lui. Per quel che posso, ho chiesto mesi fa di poterlo ascoltare liberamente, mi fu detto quasi sì, poi non ho saputo più niente. L'Inter è un argomento che va accettato, non è discutibile. Nemmeno quando si allontanano in fretta in una settimana gli obiettivi di una stagione. Riscuotere e non rendere conto è un mestiere bellissimo. Peccato non sia il mio. Quando è in partita il Sassuolo ha comunque un tasso tecnico altissimo. In due gare ha segnato 6 reti all'Inter, non è successo a nessuno in tanti anni. Il gioco di Conte è semplice e concreto, ma manca leggerezza, dribbling, fantasia, velocità negli ultimi venti metri. Fra tanti bravi, manca chi abbia l'ultimo spunto. E senza quello sbatti nel corpo degli avversari. Né si può chiedere tutto a Eriksen".