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“Entrare nella testa di Brozovic?”, Conte scoppia a ridere. Poi spiega: “Solo chi ci lavora sa”

Eva A. Provenzano

L'allenatore nerazzurro ha risposto in conferenza stampa ad una domanda, che lo ha fatto molto sorridere, sul croato

Gli è scappato da ridere. Quando gli hanno chiesto di entrare nella testa di Brozovic, Conteha faticato a trattenere una risata. «Perché è il beniamino del gruppo - ha spiegato - ed è simpatico. È un bravo ragazzo, anche se da fuori può sembrare diverso. Ecco perché ho sorriso». Poi è andato più sul tecnico quando, durante la conferenza stampa che precede la gara contro la Lazio, gli hanno chiesto come può migliorare il suo giocatore il fatto che in alcune partite riesca ad essere determinante e in altre si faccia invece innervosire dal pressing avversario.

Determinante

Questa la risposta del tecnico nerazzurro: «Noi lavoriamo, non solo con lui, del trovare spazio nella giusta posizione. Gli dico sempre di non innervosirsi se durante la partita non riesce a toccare palla. Quello che conta è che lui il pallone lo prenda dove è giusto e dove io richiedo che lo prenda. Lui deve essere determinante».

«Brozoè fin troppo generoso, come Barella corre tantissimo, hanno tante energie in corpo e si vede anche dai km percorsi durante la partite. Gli chiedo, come a tutti i centrocampisti, di ottimizzare la corsa e di trovarsi nella posizione giusta per cercare proprio di essere più efficienti, meno stanchi. Su questo è migliorato tanto», ha anche aggiunto.

Soluzioni alternative

Poi ha anche sottolineato che con il centrocampo sta facendo un lavoro particolare, sulle alternative al croato quando è marcato troppo stretto:

«Nel momento in cui ci marcano a uomo lui, come con la Juve, abbiamo delle soluzioni alternative. Né lui si deve sentire sminuito se magari il pallone a volte non passa tanto da lui, si trovano situazioni diverse. Ci lavoriamo. Brozo ha fatto miglioramenti importanti in questo anno e mezzo. Sia in fase di possesso che in fase di non possesso. Sono contento. Siamo partiti in una maniera ma ora è giocatore totalmente diverso, molto più maturo, molto più centrato, più responsabilizzato. Di lui posso parlare solo bene. Perché solo chi ci lavora e ci parla capisce che è un ottimo ragazzo», ha concluso mister Conte.

(Fonte: ITV)