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Cruz: “Lautaro-Correa si trovano a meraviglia, hanno il gps. Inter ancora da scudetto”

Andrea Della Sala

L'ex attaccante dell'Inter Julio Cruz ha parlato della squadra di Inzaghi e della coppia d'attacco Lautaro-Correa

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l'ex attaccante dell'Inter Julio Cruz ha parlato della squadra di Inzaghi e della coppia d'attacco Lautaro-Correa:

«I nuovi gemelli del gol? Sì, mi piace: è una definizione corretta. Ho visto la gara dell’Argentina contro il Venezuela, assieme ad amici: Lautaro e Correa si trovano come avessero il GPS, si capiscono, si cercano e segnano. Il fatto che giochino assieme sia nella Selecciòn e sia nell’Inter li renderà ancora più forti. Più affini. Più... tutto».

Cruz, l’ha impressionata più El Tucu o il Toro?

«Un’amica, tifosa del Racing, mi ha detto: “Proprio forte questo Lautaro”. E’ forte adesso perché ha trovato una società che lo ha aspettato credendo in lui. Anch’io quando arrivai in Italia feci fatica al Bologna: ma ho trovato le sponde giuste per emergere, e così lui. Correa? Si vede che osserva il campo un minuto e capisce tutto. Sono contento per lui: esordire con l’Inter e segnare due gol significa che hai lavorato con grande sacrificio, sempre».

È coppia, considerando anche Dzeko, da alta Champions?

«Lo è, poi sapete come va la Champions: devi dimostrarti sempre all’altezza. La verità è che non ci sono più le “rose” piene di grandi bomber come una volta, forse oggi solo il PSG ne ha una così; nella mia Inter c’eravamo io, Crespo, Adriano, Vieri, Recoba, Martins, Ibra: solo pensare una quantità tale nel calcio di oggi sembra impossibile. Ora, si deve scegliere bene: e la coppia loro è perfetta».

Assomiglia a qualche altra dell’Inter?

«Non so, ma è un duo da Top 10 negli ultimi anni di coppie interiste».

Nel dettaglio: cosa le piace dell’uno e dell’altro?

«El Tucu è forte, tecnico, ha carattere, arriva sempre alla porta, quel che deve fare lo fa, ha due piedi quasi equivalenti, quando deve segnare... segna. E Lautaro, ora che non c’è più Lukaku, si sentirà più sicuro. E titolare. E in fiducia. Si vede che loro si cercano, si trovano: aumentando pericolosità con la loro qualità indiscutibile».

L’Inter è ancora da scudetto?

«Assolutamente sì. E sa una cosa, oltre ad essere contento di Simone Inzaghi che conosco bene come un ragazzo e un professionista esemplari: Lautaro e Correa danno l’idea di divertirsi a giocare assieme. Quando per lungo tempo, con Mancini, io e Ibra facevamo coppia in campo, molti dicevano che non potevamo giocare assieme. Macché: grandi gol e divertimento. E così mi sembrano loro: si divertono a cercarsi. E questo può essere scatenante».