Per loro è stata dura. Vedere Eriksen stare male ha segnato i giocatori della Danimarca e l'allenatore, Hjulmand. Proprio lui è tornato a parlare di quanto accaduto al centrocampista dell'Inter nella gara dell'Europeo contro la Finlandia. Sullo stesso campo è tornato a giocare contro il Belgio: «Resta un mistero per me come abbiamo fatto a giocare in quel modo. La gente ci ha sostenuto e supportato. Ci ha aiutato a trovare un significato ad una situazione che non aveva senso. Penso che quell'affetto sia stato esattamente cosa ci ha permesso di tornare a giocare. Eravamo tutti in una sorta di stato di shock. Dopo quanto successo i miei erano i fantasmi che correvano per il campo, nella gara contro la Finlandia. A me una cosa simile era successa quando è morto mio zio su un campo di calcio, per un arresto cardiaco. E ho vissuto la storia di Jonathan Richter», ha sottolineato in un documentario della tv belga DR.
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Hjulmand: “Eriksen, eravamo sotto shock, come fantasmi. I tifosi ci hanno aiutato”
Il Ct della Danimarca ha parlato di quanto accaduto al giocatore nerazzurro contro la Finlandia e di come hanno superato quel momento
Il CT ha anche aggiunto: «Non sono uno che sogna molto. Ma la notte prima della gara contro il Belgio ho sognato qualcuno che stava combattendo per la vita e che è morto tra le mie braccia. Ho visto Chris in ospedale, siamo andati a trovarlo dopo aver avuto rassicurazioni sul fatto che stesse bene. Sapevamo che la gara col Belgio sarebbe stata emozionantissima e che sarebbe stato difficile trovare il controllo. Anche solo tornare a giocare sarebbe stato un successo. Ma quando la gara è iniziata sono rimasto sorpreso. Abbiamo anche giocato bene. Al gol di Poulsen la gente ha applaudito. Ha dato ai miei giocatori la possibilità di sciogliersi. Qualunque cosa sarebbe successa saremmo stati supportati e questo ci ha aiutato tantissimo. Puoi andare lontano quando ti senti amato e hai sostegno, anche se si dovesse perdere. L'amore incondizionato ci ha dato la possibilità di riaccenderci e dobbiamo ringraziare i tifosi per questo».
(Fonte: dr.dk)
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