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CdS – Inter, Eriksen non è l’uomo della provvidenza. Conte cambia, l’ansia…

Alessandro De Felice

Il quotidiano fa il punto sulla prestazione del danese e la sfida contro il Ludogorets dei nerazzurri nella gara d'andata

Le prodezze di Eriksen, abbinate all'ingresso di Lukaku, permettono all'Inter di ipotecare il passaggio agli ottavi di Europa League. "L'ansia la trasmette agli avversari, non ai giornalisti o ai tifosi" si legge sul Corriere dello Sport.

Il quotidiano esalta il danese: "Ha mostrato quella classe cristallina per la quale è stato acquistato. Uno così può sempre fare la differenza e pazienza se non è ancora inserito al meglio negli schemi: il feeling con il 3-5-2 lo troverà in campo, non seduto in panchina come successo nelle ultime tre sfide prima di ieri. D’accordo, la superiorità a livello qualitativo dell’Inter sui bulgari avrà favorito il suo compito, ma l’ex Tottenham con i suoi colpi può aprire le difese avversarie o segnare. E siccome finora i nerazzurri non hanno avuto una terza “bocca da fuoco”, oltre a Lukaku e Martinez, Eriksen può dare una grossa mano anche in questo. Considerarlo l’uomo della provvidenza forse sarebbe sbagliato, ma la gara di ieri ha mostrato che nella lotta scudetto lui può avere un peso, che può dare una bella spinta".

A decidere la sfida della Ludogorets Arena un secondo nel quale gli uomini di Conte hanno alzato l'intensità, il baricentro e la pressione. Il Ludogorets ha sofferto una condizione non al top per la pausa in campionato, ripartito lo scorso weekend dopo due mesi di stop, mentre Conte ha chiesto di avanzare il baricentro a costo di concedere qualche metro alle spalle della linea a tre. Per il tecnico esperimento con il passaggio al 4-3-1-2 ed Eriksen trequartista: uno schema che potrebbe essere riproposto nelle prossime settimane.