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Mille interisti a Oporto fuori con biglietto: esposto club ed esame Uefa

Alessandro Cosattini

L’Inter ha presentato un esposto, l’Uefa si riserva di aprire un’inchiesta, il Porto si rifugia nelle disposizioni delle autorità locali

L’Inter ha presentato un esposto, l’Uefa si riserva di aprire un’inchiesta, il Porto si rifugia nelle disposizioni delle autorità locali per motivi di sicurezza. Il Corriere dello Sport oggi in edicola fa chiarezza sui fatti di martedì sera, prima e durante l’ottavo di finale di ritorno di Champions League di Oporto.

Esposto Inter

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Nelle stesse ore in cui Ceferin si schierava con l’azione legale dell’Eintracht Francoforte, contestando il divieto di trasferta a Napoli, in Portogallo un migliaio di tifosi nerazzurri hanno vissuto una notte da incubo, senza riuscire a entrare allo stadio per assistere al match di Champions per cui avevano acquistato il biglietto. Tutti accalcati su una scalinata esterna al settore ospiti e in attesa che la partita finisse, perché al danno si è aggiunta la beffa: le forze di polizia portoghesi li hanno costretti a restare nell’area blindata intorno allo stadio sino a mezzanotte temendo si potessero disperdere in città. Non si è verificato alcun incidente. Erano in larga parte famiglie con bambini, non tifoseria organizzata, raccolta all’interno del settore ospiti.  

Uefa esamina

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La protesta del club nerazzurro è stata confermata con l’esposto. A Nyon hanno preso le distanze. «L’Uefa è stata informata che un gran numero di tifosi ospiti ha acquistato i biglietti nei settori di casa dello stadio. I regolamenti Uefa stabiliscono che il 5% della capienza deve essere concesso alla squadra ospite in un’area riservata per i propri tifosi. La responsabilità per la sicurezza e la relativa politica di emissione dei biglietti sono determinate dall’organizzatore della partita (il Porto, ndr) e dalle autorità competenti. Le misure di mitigazione sono state discusse tra i due club. L’Uefa sta esaminando il caso»”, si legge sul quotidiano.