Impossibile, però dimenticare l’Inter, la squadra che a 17 anni lo ha pescato dalla Pro Sesto dopo l’esordio in Serie C.
“Sono arrivato e sono entrato a far parte della Primavera, ma con vista sulla prima squadra” ricorda.
Insieme ai vari Andreolli, Valeri e Meggiorini conquista una Coppa Italia di categoria e arriva secondo in finale delle Final Eight contro il Lecce.
Lo sguardo di Lombardo e della dirigenza dell’Inter è ben presto rivolto alla prima squadra. Il talento del classe 1985 è fuori discussione, così come le qualità da mettere in mostra in prima squadra.
“Per due anni di fila ho partecipato ai ritiri estivi con Roberto Mancini. Avventure indimenticabili”.
Lombardo è destinato all’ascesa in prima squadra, ma saranno gli infortuni a frenare una carriera destinata ai migliori palcoscenici del calcio nazionale e internazionale.
Ed è proprio in infermeria dove nasce l’amicizia con Alvaro Recoba.
“Durante la riabilitazione in seguito alla frattura di tibia e perone abbiamo stretto un legame che ricordo con grande affetto”.
Ricordi al miele anche con l’ex capitano e ora vice presidente Javier Zanetti.
“Aveva un rapporto speciale con noi giovani. Ci accoglieva splendidamente e ci faceva sentire a nostro agio”.
Lombardo esordisce in prima squadra durante le amichevoli estive. Viene schierato in occasione del Trofeo Birra Moretti e vola in Giappone per la tournée con il resto del gruppo.
“Sono sceso in campo in occasione del match contro i Kashima Antlers. Ricordi meravigliosi”.
I problemi fisici frenano l’ascesa di Lombardo, che a causa di vari infortuni non riesce ad entrare stabilmente nel giro della prima squadra - seppur convocato sporadicamente - e inizia la sua carriera in Serie C.
Dopo aver conquistato due promozioni con la Pro Sesto, la squadra in cui è cresciuto e ha militato nelle giovanili prima dell’esordio tra i ‘grandi’, a 28 anni Lombardo decide di appendere gli scarpini al chiodo e iniziare il percorso di allenatore.
Sono passati circa 8 anni dal suo addio, quando il classe 1985 torna all’Inter. Il club nerazzurro non ci pensa due volte e lo inserisce nello staff tecnico del vivaio.
Lombardo - che nel frattempo consegue i patentini fino a UEFA A e il corso di Match Analyst - diventa collaboratore tecnico di Monti nell’Under 16, prima della promozione nell’Under 18 con Cerrone.. Ma è nella terza stagione che Matteo spiega le ali e inizia a volare da solo: a sorpresa il direttore Samaden gli affida il ruolo di allenatore dell’Under 16.
Una proposta che entusiasma Lombardo, pronto alla nuova sfida.
“È stato un orgoglio per me perché sono stato uno dei più giovani a ricevere questo incarico nella storia del settore giovanile dell’Inter”.
In quegli anni, l’Inter costruisce successi importanti con il vivaio grazie calciatori di talento formati e in grado di portare i nerazzurri ai vertici del calcio giovanile prima di spiccare il volo verso il grande calcio.
“Ricordo, tra gli altri, i vari Pinamonti, Valietti, Zappa, Vergani e Fonseca”.
Dopo tre anni è tempo di una nuova sfida. Lombardo lascia l’Inter e entra a collaborare nello staff tecnico della Salernitana prima come analista e poi come assistente, esperienza che gli ha cambiato la vita sotto il punto di vista professionale e umano.
“Ringrazio di cuore e ricordo con grande affetto, stima e ammirazione Samaden Bernazzani e Cerrone, che hanno puntato su di me nonostante la mia giovane età” afferma Lombardo.
Successivamente arriva una proposta che al principio può sembrare folle ma che con il tempo si rivela importante accettando il ruolo di direttore tecnico e allenatore dell’Under 19 del San Fernando, in Spagna.
Un’avventura che gli porterà soddisfazioni con la sua formazione ai playoff al termine del primo anno e in lotta fino alla fine nel secondo, mentre in qualità di coordinatore dell’Academy consegue i titoli U14, U16 e U23 oltre che conseguire il titolo Uefa A dopo tantissimi sacrifici.
Due estati fa, il classe 1985 è volato negli Emirati Arabi Uniti accettando l’incarico di direttore tecnico dell’Academy e allenatore dell’Under 18 dell’Al Ain, con cui ha stravinto il campionato di categoria con 10 punti di vantaggio sull’Al Wahda e numeri incredibili (121 gol segnati in 32 gare e solamente 24 subiti).
In questa stagione, Lombardo ha assunto il ruolo di allenatore dell’Under 19 del club emiratino, che nelle scorse settimane ha assunto un altro ex nerazzurro, Hernan Crespo, allenatore della prima squadra dallo scorso 14 novembre.
L’Inter resta un capitolo - anzi due - importantissimo nella storia di Matteo Lombardo, che ha difeso i colori nerazzurri prima da calciatore e poi da tecnico. E chissà che la storia d’amore non possa avere un ritorno di fiamma…
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