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Eriksen: “Mi dispiace per Kjaer, ma spero che nell’Euroderby passi l’Inter”

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L'ex calciatore nerazzurro ha ritirato in Francia il Laureus World Sports Awards e con i giornalisti ha parlato anche della semifinale di CL
Eva A. Provenzano Caporedattore 

Per chi dovrebbe tifare nell'Euroderby, se non Inter? Christian Eriksen ha ritirato il premio 'ritorno dell'anno' ai Laureus World Sports Awards per essere tornato a giocare dopo il malore avuto all'Europeo del 2021 con la maglia della Danimarca. Il centrocampista del Manchester United ha parlato proprio della sfida di Champions tra Inter e Milan: «All'Inter ho passato bei momenti e ho bei ricordi. Spero che nella semifinale contro il Milan i miei ex compagni vincano e raggiungano la finale anche se nel Milan gioca il mio amico Kjaer. Per lui mi dispiacerebbe, ma mi auguro che passi la mia ex squadra».

È stato costretto a dire addio alla maglia nerazzurra perché il regolamento del campionato italiano non concede ai giocatori di giocare con un pacemaker: «Non sono arrabbiato con l'Inter per come me ne sono andato. Semplicemente quella era l'unica opzione perché in Italia le regole sono diverse rispetto all'Inghilterra e lì non potevo continuare a fare questa professione. Io volevo tornare a giocare e ho fatto in modo che ciò succedesse», ha assicurato.

Della sua brutta esperienza, finita bene però, ha raccontato: «La mia famiglia mi ha dato la forza di ricominciare col calcio, mi hanno spunto a farlo ed è stato fondamentale. Volevo riprendere in mano la mia vita e tornare a fare le cose che si fanno tutti i giorni. Quando ho capito che potevo anche ricominciare a giocare non ci ho pensato su due volte. Amo il calcio. Il Brentford mi ha aiutato a riprendere, ho ricominciato in un ambiente che conoscevo bene».

Eriksen: “Mi dispiace per Kjaer, ma spero che nell’Euroderby passi l’Inter”- immagine 2

E su quel giorno in cui ha rischiato di morire in campo ha detto: «È stata dura rivedere quelle immagini. Ho cercato di analizzare ciò che era accaduto in maniera distaccata, ma era semplice e chiaramente non mi ha fatto sentire meglio. Perché non ne ho parlato prima? Perché (rivolto ai giornalisti, ndr) non me lo avete mai chiesto... Rispetto a prima dell'arresto cardiaco nella mia vita non è cambiato molto: cerco di godermi la mia famiglia, di stare bene. Loro si sono impauriti molto per quello che è successo e hanno passato momenti duri, ma per fortuna alla fine non è successo niente di irreparabile e sono ancora più. Dopo essere tornato a giocare a calcio...».

(Fonte: gazzetta.it)

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