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GdS – Inter e Milan, San Siro sempre più un rebus tra litigi e disdette

Francesco Parrone

L’Inter vorrebbe intervenire subito con lavori di ammodernamento, ritenendo San Sirouno stadio lontano dai migliori impianti europei. Il Milan, al contrario, non vuole correre. Un po’ perché il Milan ha ospitato la finale di Champions2016, rispettando quindi gli standard Uefa, un po’ perché il club non vuole investire in uno stadio in cui forse tra qualche anno non giocherà. Siamo al rebus, anche perché nessuna delle due società sembra avere la disponibilità economica per iniziare con decisione la lunga strada per la costruzione di un nuovo impianto. Più probabile pensare che Inter e Milan continueranno a pagare al Comunel’affitto di San Siro: 4,5 milioni a testa a stagione, come da accordo che scadrà nel 2030.

La tensione su «M-I Stadio», in confronto, è periferica. La società, con un cda composto da tre consiglieri di amministrazione nerazzurri e tre rossoneri, si occupa degli accordi per i concerti ospitati a San Siro, dei tour guidati, del museo e, più in generale, della gestione del Meazza. Inter e Milan, ragionevolmente, si rivedranno per ragionare su un nuovo punto di partenza. Possono trovare un accordo differente, che accontenti tutti, oppure affidarsi a una società esterna, come accade per altri impianti: una soluzione da non escludere che, forse, potrebbe portare a un San Siro più moderno, più vicino ai grandi impianti europei. Previsioni, difficili. Una, forse, si può fare: improbabile che arrivi una svolta decisiva entro due-tre mesi. Il più scontento rischia di essere Sala.

 

(Fonte: Luca Bianchin, La Gazzetta dello Sport 11/1/18)

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