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Gilardino: “Inter? Difficile trovare punti deboli. Rigore? Parliamo della prestazione”

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Alberto Gilardino, tecnico del Genoa, è intervenuto in conferenza stampa dopo la sconfitta a San Siro contro l'Inter. Le sue parole
Marco Astori Redattore 

Alberto Gilardino, tecnico del Genoa, è intervenuto in conferenza stampa dopo la sconfitta a San Siro contro l'Inter. Le sue parole: "Il rigore? Parliamo della prestazione della squadra contro un avversario fortissimo: abbiamo fatto qualcosa di importante. Gli episodi condizionano le gare ma abbiamo tenuto equilibrio, siamo sempre stati in partita. A fine primo tempo ho parlato coi ragazzi, merito loro per aver fatto quel secondo tempo con coraggio e voglia. Il gol ha riaperto la partita, parliamo di questo. Io sono felice, c'è rammarico di non aver portato a casa un risultato positivo.

C'è consapevolezza e un livello di maturità importante, c'è disponibilità dei ragazzi: questo diventa semplice per l'allenatore. C'è competizione, devo fare scelte ma tutti vanno a duemila: quando si alza l'asticella si fanno partite come stasera, peccato solo per il risultato. Ci portiamo a casa tante cose buone da riproporre col Monza. Abbiamo ancora margini di miglioramento: poco prima del primo gol abbiamo avuto una grande occasione, le grandi squadre ti ammazzano quando pensi di avere la partita in mano. Le occasioni spostano l'entità della partita, l'Inter è stata brava in questo oltre ad avere qualità: noi con l'organizzazione li abbiamo messi in difficoltà.


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Bene tutti, c'è rammarico tra i ragazzi, ci tenevamo a far bene per proseguire nel percorso positivo: peccato per il risultato, volevamo dare una gioia ai nostri tifosi che anche stasera sono stati immensi. Ci aspettiamo lo stadio pieno sabato. Io devo migliorare e crescere, è il mio primo anno in Serie A: ho la voglia e l'obbligo di crescere e fare ogni anno uno step in avanti per il lavoro e per le motivazioni. La volontà di crescita è enorme, ho trovato un club che mi fa lavorare con tranquillità, c'è un feeling importante con la squadra e questo è importante. Mancano gli ultimi due mesi, la mia volontà è quella di pensare solo alla squadra e poi ci sarà modo di sederci per parlare tranquillamente e vedere per il futuro.

Punto debole dell'Inter? Difficile trovarne, hanno grandissima qualità, fisicità, attacco della profondità, quinti di gamba e sostituti importanti. Stanno facendo un ottimo percorso. Da parte nostra c'è volontà di crescere, sono rimasto stupido in modo positivo del secondo tempo della squadra, dei difensori: andavano ad aggredire per recuperare palla. Bravi tutti. La formazione? Ho scelto la stessa formazione delle ultime due, abbiamo avuto un percorso positivo e volevo dare continuità: Malinovskyi ha avuto la febbre un giorno e mezzo, era in panchina ma non c'era possibilità entrasse. Era giusto entrasse Strootman per Frendrup ammonito.

Retegui sta bene, ha fatto un'ottima partita. Negli ultimi 25 minuti volevamo rischiare qualcosa con Gudmundsson mezzala tra le linee: volevamo metterli in difficoltà. Poi con Ekuban abbiamo lavorato col 4-2-4 per provare a creare difficoltà all'Inter".

 

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