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Hodgson: “Inter esperienza intensa, posto importante dove ho imparato molto. Ho sempre…”

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Intervistato dal Corriere della Sera, l'ex tecnico ricorda la sua esperienza sulla panchina dell'Inter

Gianni Pampinella

Prima di approdare sulla panchina dell'Inter, Roy Hodgson è stato il commissario tecnico della Svizzera per tre anni. In vista di Italia-Svizzera, l'allenatore è stato intervistato dal Corriere della Sera. "La squadra di Mancini ha dimostrato che può giocare molto bene ed è chiaramente favorita, non solo perché ha vinto l’Europeo, ma per la qualità che sa mettere in campo. Però deve fare molta attenzione, perché la Svizzera ha giocatori di grande esperienza: credo che la squadra di Yakin punti a bloccare la partita, per poi provare ad approfittare di un errore degli azzurri al momento giusto. Sono gare molto insidiose".

Quattro anni fa l’Italia perse l’accesso al Mondiale, ora può tornarci da protagonista. Cosa c’è di speciale nella gestione Mancini?

«Credo che Roberto abbia ricostruito prima di tutto lo spirito e l’orgoglio di appartenenza, ricordando ai giocatori quanto è importante l’Italia nella cultura calcistica. Poi sul campo ha fatto capire che si poteva tornare grandi anche puntando su alcuni giovani di qualità e su un gioco più offensivo. Un grande lavoro».

Hodgson: “Inter esperienza intensa, posto importante dove ho imparato molto. Ho sempre…”- immagine 2

Dopo la Svizzera lei arrivò in A: che posto occupa l’esperienza con l’Inter in una carriera così lunga?

«Un posto molto importante. Per le persone che ho conosciuto, a cominciare dal presidente Moratti e da Giacinto Facchetti, e poi per i tifosi. È stata un’esperienza intensa umanamente e professionalmente, dalla quale ho imparato molto. Venivo da tanti anni fra Scandinavia e Svizzera ed era un passo decisamente in avanti per me, sotto tutti gli aspetti, anche quello della “football crazyness”, la pazzia per il calcio. Ho sempre apprezzato l’opportunità che mi è stata data e ho cercato di dimostrarlo in ogni partita durante quei due anni».

Il Times sostiene che Conte sia stato l’allenatore che ha influenzato di più la Premier League negli ultimi anni. È d’accordo?

«No, ma non certo per Conte, che ha fatto un lavoro fantastico e sono contento sia tornato. Per me non hanno senso questi discorsi».

(Corriere della Sera)

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