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Ibarra (Sky): “Senza Serie A scaleremo il costo dall’abbonamento. Con Dazn…”

Getty Images

Intervistato da Repubblica, l’ad di Sky Maximo Ibarra parla delle prossime mosse dopo che Dazn si è aggiudicata i diritti Tv della Serie A

Gianni Pampinella

Intervistato da Repubblica, l’ad di Sky Maximo Ibarra parla delle prossime mosse dopo che Dazn si è aggiudicata i diritti Tv della Serie A per il prossimo triennio. "Adesso resteremo la casa dello sport in tv, anche se non dovessimo avere i diritti per trasmettere la Serie A. E in generale Sky, con i suoi programmi e le sue produzioni, è molto più della Serie A, con un’offerta per tutte le età e tutta la famiglia".

"Sky ne esce utilizzando i 750 milioni che non abbiamo speso per i diritti della Serie A per altri scopi: acquisto di altri diritti, non solo nel calcio, produzione di nuovi contenuti anche grazie alla piattaforma paneuropea di Sky Studios". 

Resta il fatto che secondo alcuni calcoli il 40% dei vostri abbonati, circa 2 milioni su 5, è con voi per il calcio. Che cosa gli direte?

«Che su Sky in ogni caso continueranno ad esserci almeno 400 partite l’anno. Fino a luglio, con gli Europei di calcio, ovviamente non cambierà nulla. Poi dalla prossima stagione avremo gli incontri di Champions League, Europa League. Europa Conference League, oltre alla Premier League e alla Bundesliga. E ancora continueremo ad essere la tv della Moto Gp e della Formula Uno, del tennis, del basket con la Nba, del rugby… Per questo Sky continua a essere la casa dello sport».

Dazn dice che al momento non ha colloqui con voi . Ma sareste disposti ad acquistare i loro contenuti per Sky?

«Noi siamo sempre aperti, ovviamente. Sarà un tema che potremo affrontare dopo che l’asta sui diritti si chiuderà definitivamente. Siamo stati partner di Dazn finora e come dicevo ci aspettiamo che vengano adottati gli stessi criteri che Sky ha adottato da quando ha avuto sette partite di calcio in esclusiva. Del resto anche Tim Vision ha sulla sua piattaforma la nostra Now».

Un eventuale addio alla Serie A vi spingerebbe a ribassare in modo sostanziale i prezzi?

«Se la Serie A non ci fosse, ovviamente, ne scaleremo il costo dall’abbonamento ai clienti in modo del tutto trasparente e proattivo. Ma i nostri clienti avranno sempre il vantaggio di una tecnologia all’avanguardia e di poter gestire tutto in un unico posto anche se in giro ci sono mille app diverse».

In ogni caso Sky dovrà ridimensionarsi. Voi avete 5000 dipendenti e si è parlato di mille che potrebbero uscire. Cifra corretta?

«Sulle cifre non commento in alcun modo, anche perché è un tema che affronterò con i sindacati in un primo incontro il 9 aprile per avviare un dialogo costruttivo basato su un approccio socialmente sostenibile. Ogni azienda ha l’esigenza di stare al passo con la tecnologia e la concorrenza e deve trasformarsi di conseguenza".

(Repubblica)

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