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Inter-Lazio, moviola GdS: “Il Var corregge il rosso a Radu, ma…”

Alessandro Cosattini

Restano molti dubbi sul cartellino rosso prima dato e poi tolto dall'arbitro Pairetto al difensore della Lazio Radu

Restano molti dubbi sul rosso prima dato e poi tolto a Stefan Radu ieri sera in Inter-Lazio a San Siro. L’arbitro Pairetto, richiamato dal Var, ha corretto la sua decisione. La Gazzetta dello Sport ha analizzato questo episodio e tutti gli altri da moviola dopo la gara di ieri vinta 2-1 dai nerazzurri. Ecco quanto evidenziato dal quotidiano.

Al minuto 17 si entra subito nel vivo: l’Inter va virtualmente in vantaggio, perché un lancio perfetto di Sanchez raggiunge Lautaro che scappa verso Strakosha e segna l’1-0. Aureliano al Var rivede tutto e la posizione geografica dell’argentino è (con la spalla) oltre la spalla Hysaj: fuorigioco di pochissimo, difficile vederlo dal campo. Al 25’ contrasto fra Bastoni e Immobile: l’interista cerca il pallone, giusto non ammonirlo. Il vantaggio (vero) dell’Inter è tutto regolare mentre c’è da riguardare il pareggio della Lazio, al netto degli errori dei difendenti interisti: siamo al 35’ pt e si contendono il pallone (alto) Felipe Anderson e Barella che cade male a terra. L’arbitro non ritiene che il laziale abbia fatto fallo, poi si accorge della botta presa alla schiena dall’interista e ferma il gioco col possesso-palla alla Lazio. Alla ripresa, palla a Cataldi che, con astuzia, avvia il pareggio di Immobile. Giuste le ammonizioni a Luis Felipe (su Gagliardini), a Basic (brutto intervento su Sanchez) e Vidal.

E a proposito di cartellini, eccoci al 70’: riavvio dell’azione dell’Inter, in sequenza ci sono Zaccagni che entra su Barella in maniera fallosa, Radu che entra su Lautaro da dietro e poi lo stesso Radu che interviene duramente sulla caviglia di Dumfries. Inizialmente Pairetto dà un giallo e poi l’altro a Radu (e scatta il rosso), Aureliano lo richiama (il protocollo prevede lo scambio di persona) e gli dice che il primo fallo (dei tre) è stato di Zaccagni. Vero. Ma anche il primo dei due di Radu non era certamente leggero: evidentemente non è stato considerato da ammonizione…”, si legge.