01:00 min

ultimora

Vocalelli: “Inter panchina scomoda, ma Inzaghi può superare l’esame di maturità”

Fabio Alampi

Per l'ex allenatore della Lazio è in programma sabato a San Siro il debutto ufficiale alla guida del club nerazzurro

Alessandro Vocalelli, dalle colonne de La Gazzetta dello Sport, parla dell'imminente debutto ufficiale di Simone Inzaghi sulla panchina dell'Inter:

"«Chi te l’ha fatto fare? Peggio per te, che te la sei cercata». È fin troppo facile prevedere quello che potrebbe accadere a Simone Inzaghi, prima ancora che all’Inter, se le cose non dovessero andar bene. Perché la società verrebbe criticata, incenerita, per alcune cessioni dolorose. Ma l’allenatore anche di più: dovrebbe fronteggiare le battute, l’ironia, di chi sarebbe pronto a rinfacciargli di aver abbandonato il suo comodo nido laziale per tentare l’avventura, non più protetto da scelte molto concrete e da un programma - «solide realtà» - come ama ripetere Lotito. Un quadro talmente chiaro - prima ancora che la serie A si presenti con le sue prime pennellate - che mette il tecnico nerazzurro in una posizione particolarmente scomoda.A Sarri, Spalletti, Mourinho - paradossalmente, ma neanche troppo - tutti sono disposti a concedere credito e un po’ di tempo: a lui, a “Inzaghino”, invece no.

[...] Tutto giusto, o meglio naturale, solo che una carriera, una storia - tanto più nel calcio che in fondo di questo si nutre - non può mai rinunciare al proprio sogno. Di misurarsi in situazioni sconosciute, di misurarsi con se stessi. Ed è questo che, legittimamente, ha spinto Inzaghi a questa nuova sfida.

[...] Un allenatore che - in base addirittura ai primi risultati, malgrado abbia già vinto tre trofei - sarà giudicato un giovane ambizioso e coraggioso se le cose dovessero andar bene. O un giovane spregiudicato, sfrontato e presuntuoso se le cose dovessero andar male. Un rischio che, consapevolmente, Simone Inzaghi è stato pronto ad assumersi, confidando nella voglia dei suoi dirigenti di far fronte all’emergenza, nelle proprie (chiare e indiscusse) qualità, nella sua capacità di prendere una decisione dopo aver però sentito il parere del suo staff: in cui c’è tutto Inzaghi. Uno che rispetta per avere altrettanto in cambio. E che, per ricevere amicizia, offre sempre collaborazione. Ed è da qui, dopo due anni di Spalletti e due di Conte, comandanti e non solo allenatori, che riparte l’avventura nerazzurra. E riparte lui: un giovane - al cospetto di big al ritorno sulla scena come Allegri, Mourinho, Spalletti e Sarri - atteso da un esame di maturità. Ma se è questo il tema - della maturità - vedrete che sarà pronto a superarlo".