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Italia-Belgio, Mancini non stravolge la formazione. Barella in campo, Bastoni out

Andrea Della Sala

Nella gara contro il Belgio Mancini non stravolge la formazione, ma ci saranno pochi cambi rispetto alla Spagna

Dopo la sconfitta contro la Spagna, l'Italia di Mancini dovrà affrontare il Belgio per il terzo e quarto posto. Il tecnico ha sottolineato l'importanza della gara per il ranking in vista del sorteggio dei Mondiali e non sembra voler stravolgere la formazione.

"Difficile quindi una sperimentale domani all’Allianz di Torino. Un cambio è obbligato in difesa: senza Bonucci, spazio per Acerbi. Ma immaginare che contro Lukaku resti in panchina anche Chiellini sembra un’eresia. Il dubbio è a destra: Di Lorenzo potrebbe essere insidiato da Calabria che sta scalando posizioni e contro la Spagna è stato schierato da mediano. A centrocampo Locatelli dovrebbe subentrare a Verratti, ancora in difficoltà contro il palleggio spagnolo. È vero che il centrocampo belga è molto meno mobile e fa meno possesso, ma a Milano è mancato l’agonismo. Un reparto con Barella, Jorginho e Locatelli sembra più equilibrato. Senza dimenticare Pellegrini che s’è messo alle spalle le esitazioni di una volta", si legge su La Gazetta dello Sport.

"Centravanti arretrato? L’enigma più affascinante, anche in prospettiva, è in attacco. Impossibile rinunciare a Chiesa, ma anche difficile che Mancini non riproponga Insigne che all’Europeo mise in ginocchio la difesa belga con il suo movimento (e un gran gol). Il punto interrogativo è al centro. Raspadori aspetta l’occasione dopo aver dimostrato di essere pronto contro Lituania e affini. Certo la difesa belga è composta da giganti contro i quali la fisicità di Kean (in recupero) potrebbe essere utile. E c’è sempre Berardi. Ma Raspadori, con il suo movimento a uscire, da centravanti arretrato, può essere la soluzione intermedia tra il centravantone (che non abbiamo) e il falso nove (che non ha convinto)", aggiunge il quotidiano.