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CorSera – Italia, che malinconia. Dybala, ma come fa la Juve?

Eva A. Provenzano

Il ritratto di una Nazionale ormai alla fine di un ciclo che deve ricominciare tutto da capo. E il giudizio sulla gara dell'ex Juve

Un pezzo malinconico e struggente. Come l'immagine dell'Italia che ieri a Wembley, nello stadio che l'ha vista laurearsi campione d'Europa, diventa impotente di fronte all'Argentina e non può nulla contro Messi e compagni. Troppa qualità in più, troppi piedi buoni, attaccanti che sanno attaccare e gente che sa come muovere la palla. Il Corriere della Sera racconta così un pezzo della partita soffermandosi su Mancini alle prese con una rinascita che sembra difficile al momento, dopo l'eliminazione dalla competizione in Qatar che si giocherà in inverno.

"Mancini è laggiù (parlotta con Lele Oriali): tutti sappiamo di doverci affidare a lui, non abbiamo altra possibilità che farci portare — ancora una volta — nel suo mondo pieno di presunzione e arroganza, vincente per destino, ferocemente ottimista. Ma è francamente dura", si legge a proposito del ct sul quotidiano.

"Gli argentini forniscono, subito, la sensazione di una qualità inarrivabile per i nostri. Giocano quasi sempre a un tocco, pallone sul filo dell’erba, traiettorie come colpi di rasoio. Chiellini annusa pericoli ovunque e, al solito, ci mette mestiere, gomiti, tibie. Urla a Jorginho di prendere Messi, che in realtà cammina. Quindi dovrebbe essere piuttosto facile. Solo che quello è Messi. Sparisce e ricompare. Così arriva Barella, e lo frulla nell’aria: Messi però riatterra, si rialza e riparte. Gira intorno a Di Lorenzo, che racconterà ai nipoti di averlo visto dal vivo solo per qualche istante, entra in area e l’appoggia facile a Lautaro, che la piazza in rete", si legge ancora nello stesso articolo.

E c'è anche una frase dedicata a Dybala, che entra solo a pochi minuti dalla fine e trova comunque il modo di bucare Donnarumma per il gol del 3-0. "Santo Cielo come tratta il pallone, ma come può la Juve fare a meno di un calciatore con tanta classe?", si chiede il giornale italiano.

(Fonte: Corriere della Sera)