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Giuntoli: “Svanito sogno scudetto siamo calati. Ma mai un VAR a favore, è così evidente”

Alessandro De Felice Redattore 
Le dichiarazioni del Football Director della Juventus a pochi minuti dal fischio d'inizio della semifinale di ritorno di Coppa Italia

Cristiano Giuntoli, Football Director della Juventus, ha parlato ai microfoni di Sport Mediaset a pochi minuti dalla sfida di ritorno della semifinale di Coppa Italia contro la Lazio, in programma alle 21 all’Olimpico di Roma.

Obiettivo Coppa Italia per alzare un trofeo?

"Sì, assolutamente, per noi è un traguardo molto importante, all'inizio dell'anno i nostri obiettivi erano molto chiari; quello di tornare in Champions, per un motivo sia economico, ma soprattutto di grande visibilità da parte dei nostri ragazzi, e poi puntare forte sulla Coppa Italia, quindi siamo qui in corsa, speriamo stasera di fare bene e regalarci la finale".

C’è la possibilità che Allegri rinnovi?

"Questa è una considerazione postuma, la faremo insieme al Mister in privata sede. Intanto ci confronteremo sul mercato, sulla condivisione delle cose da fare nel futuro, sulla squadra, eccetera".

Perché dopo Empoli e Inter la squadra ha approcciato male o non è stato continua quando ha approcciato bene?

"Sicuramente se vediamo i punti che abbiamo fatto fin lì e quelli che abbiamo fatto dopo, c'è stato un calo. Probabilmente dovuto al fatto che avevamo questo sogno, e cullando questo sogno tutti davano il 140%, adesso probabilmente il 100% non è ancora sufficiente, perché se abbiamo perso un po' di punti per strada è stato anche per approcci sbagliati o qualche infortunio, qualche scelta arbitrale discutibile della quale noi non parliamo mai, ma le cose sono talmente evidenti che non è corretto entrarci, ma le cose sono veramente evidenti. Siamo l'unica squadra per la quale il VAR non è mai intervenuto, ma va bene, non è un problema, noi sapevamo quale era il nostro obiettivo, ci siamo presi un margine nel girone d'andata, forse anche inaspettato e adesso cerchiamo di arrivarci e quello è il nostro obiettivo, dobbiamo arrivarci con forza e determinazione”.


In dieci mesi cosa hai capito della Juventus?

"Innanzitutto a livello personale mi hanno accolto veramente benissimo, a livello professionale ho trovato dei ragazzi veramente preparati e molto juventini, passatemi il termine, veramente dediti al lavoro. È chiaro che la mia venuta, dopo un periodo difficile secondo me può essere servito a loro perché hanno avuto un po' di entusiasmo, aiuto, e anche a me sono stati molto vicini perché all'inizio è un club molto diverso, con più pressioni, con un panorama molto ampio di calciatori da gestire, quindi ho preso fra virgolette le misure con quello che è il nuovo club”.

Quanto ti senti responsabile della stagione avendo avuto poco tempo?

"È chiaro che la prima mission era quella di mettere a posto i conti e il mercato che abbiamo fatto è stato un mercato conservativo, poi io mi sento sempre responsabile nel bene e nel male di tutto, nella gestione, ho cercato di aiutare il mister, i ragazzi, lo staff, a collaborare, a cercare di motivare tutti, a volte ci siamo riusciti, a volte meno, però siamo molto uniti e molto sereni di centrare i nostri obiettivi. E' chiaro che ci vuole un po' di pazienza, perché comunque la Juventus viene da un periodo non facile e dobbiamo stare uniti per cercare di mettere a posto i conti e fare anche un mercato fra virgolette adatto a questo grande club".


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