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La Stampa – Inter e Napoli, pari che non serve a nessuno. Azzurri più penalizzati…

Francesco Parrone

Il Napoli padrone sterile (63% di possesso nei primi 46’), l’ Inter che ammette la propria inferiorità e non ha mai la qualità per ripartire in modo pericoloso. Una partita così bloccata può attendersi una svolta solo da un piazzato. E, in effetti, dopo 3’ della ripresa la punizione di Cancelo è deviata di testa sul palo da Skriniar. È l’inizio dei 10’ più vibranti della contesa. Per modo di dire perché il livello agonistico sale, ma sul taccuino, oltre a due tiri fuori, non trova posto niente altro di significativo. Brilla Gagliardini, diga efficacissima davanti alla difesa, tanto per capirci. Entrano Eder (sulla coscienza un contropiede sciupato), Zielinski e Borja, l’ Inter continua a coprirsi con 9 uomini sul limite, Insigne per due volte non trova il giro giusto. Icardi chiude senza aver mai avuto un’occasione per cercare il suo 100º gol in A. È un dimenticabilissimo 0-0, tranne per la Juve che gode. E magari pure per il Milan, ora a -5 dai cugini e con il derby da recuperare. Trema l’ Inter: cercava la lode dopo i 110 e invece domani compirà sei anni esatti senza Champions, con il rischio di non ritrovarla nemmeno questa volta.

 

(Fonte: Roberto Condio, La Stampa 12/3/18)

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