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CdS – Inter, Lautaro impari a controllarsi: troppi cartellini, si teme una stangata

Fabio Alampi

Squalifica in arrivo per l'attaccante argentino

Dopo l'espulsione rimediata contro il Cagliari, Lautaro Martinez attende di conoscere la sentenza del Giudice Sportivo: l'Inter teme una lunga squalifica, con l'argentino che ha dimostrato di dover ancora lavorare per smussare certi spigolosi del suo carattere focoso. Un problema, quello dei frequenti cartellini ricevuti, evidenziato dal Corriere dello Sport: "La sua sarà un'assenza pesante, ancor di più alla luce delle prossime sfide. La squalifica, infatti, sarà almeno di 2 giornate, dunque l'argentino salterà certamente il derby del 9 febbraio. Ma se dovesse essere di 3, perderebbe pure lo scontro diretto con la Lazio".

TROPPI CARTELLINI - "Per la verità, quello del "Toro" non è comunque un animo quieto. In campo è abituato a dare battaglia, non si sottrae mai allo scontro fisico, non toglie mai il piede se c'è da contendere un pallone. E, così, a volte capita che ci scappi un fallo, a volte anche duro. Inevitabile, quindi, che la sua "fedina" non possa essere immacolata. Anzi, le ammonizioni lo hanno sempre accompagnato nella sua carriera. Già perché 25 cartellini gialli in 121 gare tra Inter e Racing Avellaneda non sono pochi, soprattutto per un attaccante. La media è di uno ogni 5. E non è che con la Seleccion si comporti in maniera molto diversa: altre 4 ammonizioni in 17 presenze. Quello di domenica, contro il Cagliari, è stato il primo rosso diretto in carriera. Ma aveva rimediato pure un'espulsione per doppio giallo addirittura quando aveva ancora 18 anni: era l’aprile 2016 e si trattava soltanto della sua terza apparizione in prima squadra".

AUTOCONTROLLO - "Sommando ammonizioni, peraltro, poi si finisce per essere squalificati. E a Lautaro, nel campionato in corso, è già capitato contro il Genoa, ultima gara del 2019. Nella scorsa stagione, invece, lo stop lo aveva rimediato in Europa League, costringendo l'Inter a disputare il ritorno degli ottavi con l'Eintracht Francoforte senza veri attaccanti, con conseguente eliminazione. Alla fine, però, è anche questione di controllo. Ed è appunto significativo che nel campionato passato il "Toro" sia riuscito a rimanere in diffida per tutto il girone di ritorno senza venire mai ammonito. Gli è servito anche smettere di togliersi la maglia dopo un gol, perché quelli sono i cartellini gialli che più danno fastidio agli allenatori e che fanno scattare le multe da parte della società".