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Malagò: “Giusto puntare su normative mai ottenute. Meglio questo che chiedere soldi che…”

Alessandro De Felice

Le parole del numero uno del Coni sulla crisi economica del calcio e le possibili soluzione da adottare

Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha parlato ieri delle richieste della Figc con un piano per salvare il sistema calcio dalla crisi economica che potrebbe metterlo in ginocchio. "Meglio questo che chiedere soldi che non ci potranno essere per tutto e per tutti" ha dichiarato al termine della giunta straordinaria, alla quale ha partecipato anche il Ministro dello Sport Spadafora.

Come riporta La Gazzetta dello Sport, il numero uno del Comitato Olimpico Italiano ha poi aggiunto: "Se si mettono in cassa integrazione i dipendenti, se si interrompono i versamenti fiscali e si sospendono i mutui, è chiaro che ci troviamo in una situazione di emergenza. E ritengo giusto che si provi a puntare su cose che non si è riusciti ad ottenere prima. Come appunto la vicenda del divieto delle sponsorizzazioni e della pubblicità delle società di betting. Io ero già contrario perché queste norme avrebbero indebolito i club italiani. In Europa non c’è nessuno che abbia una legge del genere".

Tra i temi caldi ci sono proprio le normi sul divieto di pubblicità e di sponsorizzazione delle società di scommesse e le leggi sugli stadi. E se per le prime si vuole chiedere la sospensione di un anno della legge per riprendere ossigeno, sulla burocrazia legata alla costruzione di nuovi impianti Malagò ha dichiarato: "Quella attuale, al di là di cosa se ne pensi, non ha prodotto risultati perché in nessun caso si è riusciti a portare a compimento l’operazione. Tutti i nuovi stadi sono stati costruiti o ristrutturati prima della legge".