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Inter, Mancini preme per i convocati: il ct cita il precedente con la Juventus

Fabio Alampi

Barella, Bastoni e Sensi sono stati convocati in Nazionale nonostante i casi di positività emersi in casa nerazzurra

Resta ancora tutta da definire la questione riguardante i calciatori dell'Inter convocati in Nazionale: al momenti i nerazzurri restano a Milano, in attesa dell'esito degli utimi tamponi e della conseguente decisione dell'Ats. Il Corriere dello Sport fa il punto della situazione:

"Venerdì scorso tra i 38 nomi della sua lista ce n'erano quattro contrassegnati da un asterisco: Bastoni, Sensi, Barella (Inter) più il deb Ricci (Spezia). Giocatori in bolla (i nerazzurri fino al 31.3) con le rispettive società e dunque limitati nei propri spostamenti. Ma mentre il centrocampista spezzino ieri notte è arrivato regolarmente a Firenze, da Milano le notizie filtrate da casa Inter suonano più nere che azzurre per Mancini (ieri sera in tribuna al Franchi per Fiorentina-Milan). Molto dipenderà dall'esito dell'ultimo giro di tamponi, che si conoscerà oggi e delle eventuali nuove disposizioni dell'Ats milanese. Chiaro che sarebbe paradossale la partenza dei 5 stranieri convocati (Lukaku, Perisic, Brozovic, Skriniar, Eriksen) e non quella degli italiani. Ancora più paradossale dato che il team manager azzurro, Lele Oriali, è lo stesso dell'Inter.

Il ct, che oltretutto col club nerazzurro ha uno storico rapporto, sta aspettando l'evoluzione della situazione. Chiaro che la strada da percorrere per lui resta quella già seguita lo scorso ottobre con Bonucci e Chiellini, usciti dalla bolla juventina e accolti in modo mirato a Coverciano. In pratica per gli interisti, così come per Ricci, è previsto nei primi giorni (oltre alla serie di tamponi comuni al gruppo squadra) l'isolamento in camera singola, usata anche come spogliatoio, pranzi e cene individuali. Solo le sedute di allenamento sono previste in condivisione".