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Manicone: “Sommer top 3 pararigori al mondo. E coi piedi è anche meglio di Onana”

Manicone: “Sommer top 3 pararigori al mondo. E coi piedi è anche meglio di Onana” - immagine 1
"I nerazzurri hanno bisogno di giocatori così, ma soprattutto di uomini come lui", assicura Manicone, ex Inter
Matteo Pifferi Redattore 

Antonio Manicone, ex Inter e ora nello staff della Nazionale dell'Iran, ha parlato a Tuttosport di Sommer, sempre più vicino a diventare un nuovo giocatore dell'Inter:

«Si tratta di un ottimo acquisto, sia dal punto di vista professionale e calcistico, sia e soprattutto da quello del lato umano. È una grande persona, un trascinatore, uno che fa gruppo. Quell’uomo squadra più che utile, che serve sempre e comunque. Non è un caso che con noi abbia fatto benissimo».


Come se la cava nel gioco con i piedi? 

«Qualcuno sostiene che Sommer non sia bravo come Onana in questo particolare. Ma non è vero. Le dico la mia, secondo me Sommer è più forte di Onana con i piedi. È bravissimo. Le assicuro che potrebbe giocare a centrocampo senza problemi. Magari può esagerare qualche volta perché è talmente forte e sicuro che prende troppa confidenza. Ma le sue doti specifiche non si possono mettere in discussione».È pure un pararigori di altissimo livello.

«Assolutamente. Tutti si ricordano il penalty parato a Jorginho o quello che l’azzurro ha calciato sopra la traversa nelle gare della Svizzera contro l’Italia. Ma Sommer ne ha pure parati due nella stessa partita contro la Spagna, a Sergio Ramos. E ha neutralizzato agli Europei il rigore decisivo di Mbappè contro la Francia. Da questo punto di vista secondo me è uno dei primi tre pararigori del mondo».

È alto 183 centimetri, non moltissimo per un portiere. Come compensa?

«Ha un grande timing, un’ottima elasticità e una super esplosività. Riesce a capire prima l’azione, è un ragazzo molto intelligente, sopperisce quindi con le sue caratteristiche e con i suoi punti di forza».

Manicone: “Sommer top 3 pararigori al mondo. E coi piedi è anche meglio di Onana”- immagine 2

Sarà il nuovo titolare dell’Inter.

«I nerazzurri hanno bisogno di giocatori così, ma soprattutto di uomini come lui. Parliamo di un portiere capace e pure di un calciatore atipico. Mi spiego meglio: in ritiro si portava la chitarra per fare gruppo. È pure un grande amante della cucina, tanto da avere un blog, molto seguito, sul tema. È un personaggio particolare, ma in senso positivo».

Le ha mai chiesto una ricetta?

«No, ma solo perché noi avevamo ovviamente uno chef professionista, avrà chiesto a lui (ride, ndr)».

Si ricorda che cosa cantasse?

«Soprattutto Bruce Springsteen».

Voi puntaste con decisione su Sommer. Era il vostro 1. 

«Sì, lo facemmo sentire fin da subito importante. E gli affidammo la titolarità della porta con decisione. Zero dubbi su Yann. Avevamo tre portieri fortissimi: Burki del Borussia Dortmund, Benaglio, che però fece subito un passo indietro e per l’appunto Sommer. Vedrete che, oltre alle abilità tra i pali, porterà anche tanta esperienza internazionale all’Inter, il che chiaramente è un altro plus non di poco conto».Cosa ne pensa dell’Inter di quest’anno? 

«Spero che possa essere la stagione giusta per vincere il campionato. A me piace molto Simone Inzaghi. Ha accanto a lui Riccardo Ferri, un uomo straordinario che può aiutare il tecnico e anche la società. Poi mi fido di Marotta. Seconda stella? Ci siamo andati vicini al primo anno con Inzaghi, mentre solo poche settimane fa abbiamo disputato la finale di Champions League a Istanbul. Penso che ora si possa sperare nella ciliegina sulla torta, con una vittoria prestigiosa in ambito nazionale. O, perché no, internazionale».

 

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