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Marani: “Emergenza più grave dal ’45. E c’era chi 4 giorni fa voleva giocare a porte aperte…”

Marco Macca

Duro attacco del giornalista nei confronti dei dirigenti del calcio italiano

Intervenuto a Sky Sport 24, Matteo Marani ha commentato gli ultimi sviluppi nel calcio italiano dopo l'evoluzione dell'emergenza coronavirus. Dure parole nei confronti di quei dirigenti che solo qualche giorno fa erano disposti a giocare a porte aperte. Ecco le sue parole:

"Siamo nell'emergenza sociale più grave dal '45 a oggi e da noi c'era qualche presidente che quattro giorni fa voleva giocare a porte aperte. E' una follia mettere 40 mila persone all'interno di un impianto ora. Ci rimettiamo alla scienza e alla medicina. O si continua a giocare a porte chiuse, o non si gioca. Non ci sono più alternative. La Premier ha preso la strada delle porte chiuse immediatamente. Bene che intervenga il Governo. Fa un po' ridere ripensare a chi diceva che, giocando a porte chiuse, avremmo esportato una brutta immagine del nostro calcio. Sono passati tre giorni, non tre mesi. Ora i nostri dirigenti non facciano brutte figure, devono rendersi conto del momento difficile che viviamo e dello spettacolo indecente che tutti hanno fornito in questi giorni. Essere dirigente non significa solo prendere stipendi milionari a fine mese, ma significa pensare di collettività nei momenti di difficoltà".

(Fonte: Sky Sport)