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Covid, la Lega segue la Uefa: bastano 13 giocatori e almeno un portiere per andare in campo

Getty Images

Dopo il caso Genoa, in Italia non c'è una norma che dica quando è il caso di rinviare una gara e ci si affida alla normativa europea

Andrea Della Sala

Dopo il focoloaio scoppiato in casa del Genoa, c'è apprensione per il campionato di Serie A. Il Napoli, ultimo avversario dei rossoblù, è in attesa dei tamponi e ancora si aspetta una decisione della Lega per la partita tra Genoa e Torino. Anche se al momento non dovrebbero esserci sorprese.

"In attesa di una risposta regolamentare italiana a un’emergenza «pluripositività» del calcio, è l’indicazione europea la «fonte» di partenza per un percorso che dovrà comunque arrivare a stabilire delle norme sui casi in questione. Il decalogo della federcalcio europea è stato pubblicato all’inizio di agosto proprio prima della ripresa di Europa e Champions League (è in vigore anche per l’attività delle Nazionali), ma la sua validità riguarda anche la stagione a venire, purtroppo ancora condizionata dall’uragano Covid. Si stabilisce che la partita si potrà giocare nel caso in cui le squadre abbiano almeno 13 giocatori disponibili, cioè non contagiati, da mandare in campo. Fra questi 13 ci deve essere assolutamente un portiere.

In pratica, il caso Genoa – dove i calciatori positivi sono 10 – non rientrerebbe nella casistica che porterebbe al rinvio, almeno secondo le regole europee. La norma è particolarmente rigida anche perché particolarmente rigido è il calendario, stretto fra mille compatibilità necessarie, molto spesso con partite di andata e ritorno. Nel caso in cui non fosse possibile ricalendarizzare la partita con i controlli «a cura delle autorità locali», si arriverebbe allo 0-3 a tavolino per la squadra decimata", riporta La Gazzetta dello Sport.