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L'affare tra Inter e Cagliari per Diego Godin sembra complicarsi. Il club nerazzurro ha fatto il possibile per andare incontro ai sardi, ma di più non può fare. Ne ha parlato a Gazzetta.it l'esperto di mercato Alfredo Pedullà:
"Ci stava tutto nel pacchetto: la buonuscita, le mensilità di luglio, agosto e settembre, ovviamente nulla per il cartellino. In pratica, il bis più o meno di quanto era accaduto in tempi non sospetti con Radja Nainggolan. Ma se gli aiuti, dovremmo dire i grandi aiuti, si dovessero tramutare in regali, a fare una brutta figura sarebbe proprio il club che li elargisce. Altro che disponibilità, passerebbe un messaggio del tipo “vado da loro e ci accontentano in tutto e per tutto”. Godin è un grande difensore che ha dimostrato, soprattutto nell’ultima parte della stagione, di essere molto utile e funzionale. Ha pagato, all’inizio della sua avventura con Antonio Conte, la disabitudine alla difesa a tre, visto che in casa Atletico era lo specialista del pacchetto a quattro con Gimenez al suo fianco. Ma poi si è ambientato, si è fatto trovare pronto, non ha fiatato quando è finito in panchina, un comportamento da autentico professionista. Guadagna sei milioni circa a stagione, non bruscolini. E quando regali il cartellino senza pretendere un euro, diventa anche giusto e automatico che il club interessato alle prestazioni di Diego (soprattutto onorato per la precedenza data) faccia tutto il resto. Siamo sinceri: se Godin non arrivasse, e il rischio sta aumentando, sarebbe un passaggio a vuoto. Ma non da parte di chi (l’Inter) si è messo a totale disposizione, di più non avrebbe potuto fare. Quindi, ora tocca al Cagliari".
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