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Perrone: “Icardi-Inter? Fu un grande spreco. Ora Mauro va ricostruito”

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L'analisi del giornalista: "Icardi, per tornare protagonista deve essere “ricostruito” non tanto (e non solo) da un punto di vista calcistico ma soprattutto motivazionale"

Marco Astori

Tra le pagine dell'edizione odierna del Corriere dello Sport, Roberto Perrone, giornalista, ha parlato così di Mauro Icardi, tornato al centro delle voci di mercato e finito nel mirino della Juventus: "Ancora tu. Ma non dovevamo vederci più? Torna a girare in Italia il nome di Mauro Icardi, 28 anni, accompagnato da una domanda meno battistiana e più calcistica: quanto può essere utile e a chi? In tempi di mercato con il freno tirato, Maurito accende la fantasia: in rete si moltiplicano le società interessate, da Nord a Sud.

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Prima della crisi con un’Inter tribolata, il muro contro muro con Luciano Spalletti, la degradazione sulla virtuale piazza con lo strappo della fascia di capitano, Mauro Icardi era stato il capocannoniere del campionato 2017-2018, 29 reti come Ciro Immobile. Tutta la vicenda, l’abbiamo detto più volte, fu un grande spreco. Al di là delle considerazioni sulla signora Wanda Nara, ingombrante moglie-agente, sui ritardi agli allenamenti e altri peccatucci, Icardi era un grande attaccante. Di un certo tipo, di quelli con una sola idea in testa, non certo Lukaku, per intenderci, ma il suo mestiere, il gol, lo conosceva. Ora, dopo due anni di esilio parigino dorato ma non entusiasmante, 24 mesi senza lasciare il segno, anzi, con l’ultima Ligue 1 sottotraccia, ecco il benservito del Psg: è sul mercato.

Leggiamo della Juventus di cui ricordiamo un forte interesse: era un pallino di Fabio Paratici ma non sappiamo se il suo successore Federico Cherubini nutra la stessa predilezione. In ogni caso, l’eventuale ingaggio di Icardi dovrebbe essere successivo alla partenza di uno tra Ronaldo, Dybala e Morata. Ma nessuno di questi pare stia facendo i bagagli. Piacerebbe a José Mourinho e non dispiacerebbe ai tifosi del Napoli (anche il club di ADL era tra quelli che lo cercarono in passato), ma c’è l’enorme ostacolo Spalletti. Bene, ma resta sempre il quesito: può ancora essere utile, dopo un anno da separato in casa a Milano e due senza accendere le luci di Parigi?

La risposta è sì. Certe caratteristiche, certe capacità non si dimenticano. E qui arriviamo allo snodo fondamentale della vicenda Icardi. Maurito viene da due club, l’Inter pre-Conte e il Psg, dove predominavano clan e individualismi e si navigava a vista. Icardi, per tornare protagonista deve essere “ricostruito” non tanto (e non solo) da un punto di vista calcistico ma soprattutto motivazionale. Ha bisogno di contenuti, di una guida certa e solida. L’unica società in grado di gestirlo da questo punto di vista è la Juventus, mentre tra gli allenatori il migliore in queste situazioni è Mourinho. A queste condizioni, Icardi potrebbe tornare utile", ha concluso.

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