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Pistocchi: “Conte-Inter? Ecco il motivo dell’addio. Fossi Marotta prenderei…”

Pistocchi: “Conte-Inter? Ecco il motivo dell’addio. Fossi Marotta prenderei…”

Così il giornalista: "Prima che l’Inter torni a vincere passerà molto tempo a meno che non prendano un top coach"

Marco Astori

Intervenuto ai microfoni di Calciomercato.it, Maurizio Pistocchi, giornalista, ha parlato così dell'addio di Antonio Conte alla panchina dell'Inter"Mi sorprende che un allenatore che vince uno scudetto dopo 10 anni lasci. Conte non era per niente d’accordo col progetto tecnico e di contenimento dei costi perché la società vuole rinnovare calciatori in scadenza di contratto come Ranocchia e inoltre non riesce a piazzare alcuni esuberi. Conte pensava che con l’addio degli esuberi e il mancato rinnovo di almeno 5 giocatori si potessero avere risorse per acquistare calciatori in linea col suo progetto. Mi sembra giusto a questo punto che lasci. Un allenatore che vince dopo 10 anni non può accettare una situazione del genere.

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Se pensiamo a Lukaku, ma anche a Vidal venuto all’Inter solo per Conte, certo si può aprire una diaspora e potrebbe anche fare comodo ai dirigenti. Io avrei fatto di tutto per tenere Conte, anche sacrificando qualche giocatore. L’anno scorso a gennaio aveva chiesto Kessie e Vidal e gli hanno preso Eriksen. Buon giocatore ma sicuramente diverso. Già lì sono arrivati i primi attriti. Poi non sono riusciti a vendere calciatori importanti. C’è stato un contrasto molto forte all’interno della società, e Conte non ha accettato il programma. Le due parti hanno concordato che non potevano proseguire insieme.

Prima che l’Inter torni a vincere passerà molto tempo a meno che non prendano un top coach. Su Conte ci sono parecchie opzioni. È richiesto dal Tottenham, a Londra dove è già stato. Con Allegri che sembra indirizzato alla Juve, l’Inter resta scoperta. Se fossi dirigente dell’Inter, il primo che prenderei è Maurizio Sarri. Se fossi stato nel Napoli l’avrei preso già da tre mesi. Io lo reputo uno dei top in Europa, sotto Guardiola perché è su un gradino più alto rispetto a tutti. Luciano Spalletti era tra gli obiettivi di De Laurentiis anche se la vicenda Conceiçao non è stata gestita molto bene", ha concluso.

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