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Ranocchia: “Ho giocato sempre con passione, ringrazio tutti. Conte mi ha trasformato”

Marco Macca

Serenità, ma anche momenti di commozione. Andrea Ranocchia, con un toccante video su Instagram, annuncia il suo addio al calcio

Serenità, ma anche momenti di vera commozione. Andrea Ranocchia, con un lungo e toccante video sul proprio profilo Instagram, annuncia il suo addio al calcio. Ecco il primo estratto delle parole dell'ex difensore nerazzurro, che ieri aveva ufficialmente risolto il suo contratto con il Monza:

GLI INIZI A BASTIA UMBRA

"Avete letto la notizia della mia rescissione con il Monza. Ci tengo a dire la mia. Ho iniziato a giocare a calcio 30 anni fa e l'ho fatto con grandissima passione, era la cosa che più mi piaceva fare al mondo. Ho iniziato a giocare nei campetti di Bastia Umbra con i miei amici. Per me non esisteva altro: studiavo, e poi c'erano solo amici e calcio. Quando inizi non sai mai dove tutto questo ti porterà, pensi solo a divertirti e a migliorarti. Negli anni ho avuto la grandissima fortuna di trasformare la mia passione nel mio lavoro. E' iniziato tutto da qui: ho avuto la fortuna di fare tantissime esperienze, ho conosciuto tante persone e di loro mi porto dentro tanti ricordi. Ho provato di tutto: a un certo punto volevo lasciare il calcio, perché non mi sentivo più. Poi a Perugia ho avuto la fortuna di incontrare Pietro Montanelli, che mi ha reinventato difensore, dopo che avevo iniziato prima da attaccante e poi da centrocampista.

FASE DUE

Lì è iniziata la seconda fase della mia carriera, quella che mi ha portato a essere il calciatore che ero fino a ieri. Ci tenevo a ringraziare lui, ma le persone da ringraziare sono tantissime. Dunque, poi è iniziata la seconda fase della mia carriera, quella del calcio vero, anche se ho sempre pensato a raggiungere degli obiettivi e a divertirmi.

CONTE

Dopo le giovanili del Perugia sono arrivato ad Arezzo, dove ho avuto la fortuna di incontrare Antonio Conte, che mi ha davvero trasformato. E' un allenatore che, quando ti prende, ti assorbe e ti trasforma in un professionista, in un vincente. Quando ti prende e quando ti lascia, non sei più quello di prima. Ho giocato con giocatori che prima vedevo nelle figurine e tutti mi hanno dato qualcosa, anche perché si crea una famiglia con loro. Il fatto di aver viaggiato tanto e aver conosciuto tanti spogliatoi per me è stata una grande ricchezza. Ringrazio tutti loro: dai ragazzi che ho conosciuto a 5 anni a quelli del Monza, che ufficialmente ho lasciato ieri.

GRANDI CAMPIONI

Ho giocato con grandissimi talenti e contro grandi campioni, all'Inter e in Nazionale. Per me è un orgoglio. Nel grande calcio nessuno ti regala niente: bisogna soffrire, sudare, mettere dentro tutto. A volte basta, altre no. Ho incrociato grandissimi allenatori e li ringrazio tutti. Dietro i 90' delle partite c'è un mondo di ragazzi che lottano insieme".