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Repubblica – Serie A, 3 club a rischio penalizzazione: ecco perché. 15 società su 20 in difficoltà

Alessandro De Felice

Il quotidiano Repubblica rivela la situazione di alcuni club di Serie A, che ora rischiano una penalizzazione in classifica

Pochi giorni a disposizione e una cambiale in scadenza da oltre 300 milioni. Il quotidiano Repubblica rivela: "I club hanno pochi giorni per pagare gli stipendi del primo trimestre del campionato in corso ed evitare penalizzazioni in classifica, ma c’è un piccolo, grande problema: la cassa è vuota".

Il Consiglio Federale di ieri ha spostato il termine ultimo per il pagamento dal 16 novembre al 1° dicembre. "Una mossa utile solo a guadagnare tempo, non risolve il problema: in sostanza, il calcio aspetta solo un intervento del governo per salvarsi, 15 società su 20 hanno difficoltà a onorare la scadenza. Ma intanto è una decisione preziosa, anche perché fa slittare a gennaio il versamento dei relativi contributi, metà di quella cambiale: la Serie A stima di pagare in tutto quest’anno 730 milioni soltanto di Irpef".

Tre club di Serie A non hanno ancora versato lo stipendio dell'ultimo mese della passata stagione, né tantomeno trovato accordi con i giocatori. Se da una parte l'Assocalciatori ha raggiunto l'accordo - per tutelare le serie minori - con il pagamento immediato di chi guadagna meno di 50 mila euro lordi, dall'altra il quotidiano spiega che la proroga stabilita ieri non riguarda la passata stagione. Gli stipendi e i bonus, infatti, devono essere saldati entro l'inizio della stagione successiva.

Secondo La Repubblica c'è il rischio di una penalizzazione in classifica: "2 punti per gli stipendi netti e 2 per i contributi. Sarebbe uno scossone in una classifica che attende il verdetto d’appello (previsto ieri, arriverà in settimana) sui ricorsi di Roma e Napoli contro le sconfitte a tavolino con Verona e Juventus".

Nel consiglio federale di ieri è stata approvata la rimodulazione del budget 2020: "Utile di 2,1 milioni nonostante un calo del 20% degli introiti derivanti da eventi sportivi, compensati dall’aumento dei ricavi da sponsor. Ci sono 38 milioni (28 già pagati, 10 da versare) destinati alle serie minori, dalla Serie B in giù. Risultati che potrebbero aiutare il presidente federale Gabriele Gravina nella corsa alla vicepresidenza Uefa, cui si è candidato".