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Salernitana, Liverani: “Partita consegnata all’Inter. Non posso più aspettare nessuno”

Salernitana, Liverani: “Partita consegnata all’Inter. Non posso più aspettare nessuno” - immagine 1
Le parole del tecnico granata dopo il match con l'Inter in programma questa sera
Daniele Vitiello Redattore/inviato 

Fabio Liverani, allenatore della Salernitana, ha parlato in conferenza stampa al Meazza dopo Inter-Salernitana. Queste le sue considerazioni, raccolte dall'inviato di Fcinter1908.it: "Abbiamo fatto il primo allenamento lunedì, con qualche giocatore che doveva recuperare. Andare a toccare qualcosa in questo momento di difficoltà, non c'era tempo per farlo. Non mi aspettavo questo approccio. Se oggi siamo qui col terzo allenatore, qualche lacuna ce l'abbiamo. Mi sono fatto qualche idea e lunedì ripartiamo con gli allenamenti. Da oggi non posso più aspettare qualcuno. Chi avrà fame, cattiveria e voglia dal lunedì al venerdì, si prenderà la maglia. La settimana farà la formazione da qui alla fine".

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Coulibaly non le ha dato la mano?

"E' un professionista grande, ne parleremo insieme alla ripresa degli allenamenti e decideremo se c'è da intervenire. Non è grave per me, voglio ascoltare il suo pensiero. Ci dobbiamo concentrare su quello che si fa sul campo e non fuori dal campo".


Ci spiega le scelte di formazione?

"Tatticamente la squadra ha giocato con due attaccanti e Candreva che in fase di non possesso doveva dare un'occhiata da interno di destra e in fase di possesso doveva alzarsi. Non è un discorso di quanti offensivi fossero in campo. Boateng ha fatto un allenamento, mezzo allenamento lunedì, dopodiché ha fatto solo differenziato e non avrebbe dovuto giocare. Manolas aveva fatto tutto con la squadra, ma stanotte ha avuto un problema.

Dietro la coperta era inevitabilmente corta, ma a prescindere dai numeri ciò che deve far riflettere è l'atteggiamento della partita. A Milano si può perdere, ma non perdendo tutti i duelli. Oggi la squadra a livello mentale e fisico ha dimostrato di essere una squadra che insegue gli eventi, non vuole cambiarli. L'Inter avrebbe vinto allo stesso modo, ma noi gliel'abbiamo consegnata e questo non può più succedere. Sabato probabilmente non la faccio io la formazione, la fanno loro. Chi da domenica a venerdì va a duecento e fa i buchi per terra, gioca. Chi non ha fame, non può giocare".

Ci sarà un confronto anche con Sabatini?

"Il direttore c'è. Dà supporto. Dovremo avere la sua stessa forza e voglia di fare qualcosa di straordinario. I ragazzi sono in una difficoltà mentale, la situazione non è idonea, ma ci siamo entrati noi e da soli ci dobbiamo tirare fuori. Bisogna tirare fuori la voglia, fame e cattiveria".

Tradito dalla squadra?

"Mi sembra una parola grande. Io sono con loro da tre giorni, la squadra sia nel bene che nel male non si può cambiare in così poco tempo. Credo che abbia proprio difficoltà a livello mentale. Devo capire chi è in grado di poter dare e chi è in una fase di down, di appiattimento alla situazione. Devo supportarli più mentalmente che tatticamente".

Recuperi in vista della prossima?

"Boateng non era attivo da più di sette mesi, non ha una muscolatura che lo supporta. Sapevamo fosse un cambio sicuro, non avevamo alternative a questo. Fazio credo possa capire in settimana se si può reintegrare e spero di sì insieme a Manolas. Per Pierozzi e Pirola serve un po' di tempo".

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