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Sanchez saluta un 2019 da dimenticare. Rientrerà a gennaio e dovrà lottare per restare all’Inter

Andrea Della Sala

Il cileno dovrà stare fuori per almeno due mesi, poi dovrà sudare per essere riscattato dall'Inter

Dopo l'infortunio con la propria Nazionale, Alexis Sanchez (d'accordo con Inter e Manchester United) si è operato alla caviglia e ha detto addio al campo per il 2019. L'attaccante cileno rientrerà nel 2020, nel mirino c'è Inter-Napoli del 5 gennaio, ma il suo rientro in campo potrebbe slittare anche di un paio di settimane. A operare Sanchez è stato il professor Ramon Cugat che ha voluto intervenire subito dopo la visita.

"In patria si spingono un po’ più in là, sottolineando come servano sei settimane per la cicatrizzazione e sei settimane per il recupero muscolare: totale, 3 mesi pieni. Nel migliore dei casi salterà quattordici partite con l’Inter (compreso tutto il girone di Champions), più due amichevoli con il Cile. Su di lui aveva scommesso l’Inter e Alexis aveva scommesso sull’Italia come nuovo trampolino di lancio dopo gli anni dell’Udinese, quando in tre stagioni spiccò il volo verso Barcellona. Il club nerazzurro non era uno strumento, ma il cileno pensava di potersi guadagnare in questa stagione una conferma per le prossime, operazione comunque complicata dal suo super-stipendio. Sanchez guadagna 12 milioni netti l’anno, l’accordo per il prestito prevede che l’Inter gliene versi 5, e lo United copra gli altri 7. Per rendere definitivo il passaggio era già da mettere in conto una lunga trattativa anche su quell’ingaggio. Vista dal 2019, la soluzione sembra improbabile. Chissà che il 2020 non porti anche un nuovo punto di vista", spiega La Gazzetta dello Sport.