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Sconcerti: “Inter, analisi superflue: con il Parma devi vincere. Ma è un calcio diverso”

Fabio Alampi

L'analisi di Mario Sconcerti

Mario Sconcerti, nel suo editoriale per il Corriere della Sera, ha commentato il pareggio tra Inter e Parma: "Bisogna abituarsi a voler bene a questi pareggi dell’Inter dove non sai bene cosa hai perso e cosa guadagnato. L’Inter ha problemi di velocità di pensiero, sbaglia molto perché ha tanti giocatori ottimi ma non fuori serie, ed è chiamata a giocare per quello che non è. Ha una difesa in linea in difficoltà perenne sugli avversari veloci che le passano alle spalle. I gol che prende sono spesso simili. Ma questo è un ragionamento di fondo che non è il più corretto adesso. Primo, perché in casa con il Parma devi vincere, anche male, ma riuscirci. Secondo perché non è più così. Fateci caso. In questa Italia immersa nel virus, l’unico linguaggio che non è cambiato è quello del calcio. Continuiamo a parlare di schemi, di spazio, profondità, marcature preventive, come se non stesse accadendo niente. Il calcio è l’unica fotografia di una realtà che non c’è più. Discutiamo allenatori, arbitri, Var, centravanti, restiamo fuori dal mondo ed è anche una fortuna che ci aiuta. Ma non possiamo applicare i giudizi del calcio normale a questo tipo di calcio. Perché per esempio il Parma non giocava in trasferta e l’Inter non giocava in casa. Perché ci si allena quando si può, tra un isolamento volontario e l’altro. [...] Dentro questa diversità nascono partite in cui chi tiene il pallone per 7 minuti su dieci (cifra reale) non riesca a vincere, che sia vago nelle conclusioni e nel modo di difendersi. Che la migliore difesa di pochi mesi fa oggi prenda due gol a partita. Siamo in un mondo sconosciuto, tutti, non solo l’Inter".