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Sconcerti: “L’Inter ha rischiato più di vincere che di perdere, Real dominato”

Alessandro Cosattini

Il commento del noto giornalista sportivo sul Corriere della Sera dopo il ko di ieri sera dei nerazzurri di Inzaghi

L’Inter perde 1-0 a San Siro contro il Real Madrid, il Milan cade 3-2 ad Anfield. E arriva puntuale il commento di Mario Sconcerti, nota firma del Corriere della Sera, dopo i risultati europei delle due milanesi alla prima giornata di Champions League. Ecco quanto evidenziato sulla formazione nerazzurra:

L’Inter di Inzaghi sta meglio in Europa, ma viene gelata dal ragazzo Rodrygo, quasi una smorfia sulla partita complessiva. Il Real è stato a lungo dominato, senza grande ritmo, ma è quando si va lenti che si vede chi gioca meglio. Se corri tanto è un calcio diverso. Tra Inter e Real nessuno corre troppo perché si confrontano entrambi su possesso e qualità. Lì l’Inter è stata decisamente superiore. Si contano tre evidenti occasioni contro forse una del Real. In sintesi è stata una partita tra le migliori del passato recente europeo. Se è bravo il Real, è brava anche l’Inter. Più di un anno fa, perché la squadra è cresciuta e perché questa crescita è gestita da un uomo normale, che la lascia esprimersi, non esaspera le idee. Il gol di Rodrygo è arrivato quasi a tradimento. Il Real non meritava di perdere, cosa che ha rischiato spesso, ma a vincere proprio non pensava. L’Inter ha sofferto l’ingresso di Camavinga e Rodrygo, ma parliamo di reazioni normali. La realtà è che l’Inter ha rischiato più spesso di vincere. La partita dice comunque una verità di fondo, l’Inter è tecnicamente dentro la Champions. Ci sono intatti i presupposti per essere competitivi soprattutto dopo la sconfitta dello Shakhtar.

[…] L’Inter, a basso ritmo, con il passo che pretendeva il Real, sembra averla trovata. Il Real poteva segnare ad ogni attacco, ma l’Inter molto di più, mostrando con Lautaro e Dzeko un mestiere quasi imprevisto in Europa. Un talento argentino e un vecchio bosniaco. C’è dentro un’enciclopedia antica del potere dei popoli”, si legge.