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GdS – Inter, però così fa male. Come un déjà-vu: pagati spreco e sostituzioni

GdS – Inter, però così fa male. Come un déjà-vu: pagati spreco e sostituzioni

L'analisi de La Gazzetta dello Sport dopo la sconfitta con il Real Madrid: il solito noto problema, troppi errori in avanti

Eva A. Provenzano

Una trama che si è vista anche quando c'era chi se ne è andato. Conte, Lukaku e Hakimi hanno lasciato l'Inter ma anche un anno fa in Europa si erano viste gare come quella di ieri sera, contro il Real. E lo spiega pure La Gazzetta dello Sport nell'analisi di Garlando: "Lukaku era a Londra, Hakimi a Parigi, Conte in tribuna a commentare. Sembrava cambiato tutto e invece non è cambiato nulla. Il Real Madrid ha battuto l’Inter come nell’edizione scorsa e ha segnato ancora il baby Rodrygo che aveva fatto gol sia all’andata che al ritorno. Però perdere così fa male perché il gol è arrivato all’89’ e soprattutto perché l’Inter ha giocato un ottimo primo tempo, ha messo sotto i Bianchi e ha avuto almeno cinque palle-gol nitide, senza rischiare nulla. Il primo tiro in porta spagnolo è arrivato solo al 12’ della ripresa. Courtois è stato gigantesco, ha parato anche gli spifferi. Ma se arrivi cinque volte davanti al portiere e vince sempre lui, non puoi non avere colpe. L’Inter ha pagato tanto spreco e anche le sostituzioni del secondo tempo".

Questo il riassunto della serata fatto dal noto giornalista che ha sottolineato meriti e colpe degli uomini di Inzaghi. Con le sostituzioni ha cercato di dare respiro alla sua squadra dopo un primo tempo dai ritmi alti. Usciti Perisic e Lautaro la squadra ha perso peso in attacco. Senza Calhanoglu in mezzo è rimasto solo Brozovic, migliore in campo della partita ma stanchissimo alla fine. Chi è entrato come Vidal e Dimarco non è riuscito ad incidere. "Non era meglio lasciare dentro il più giovane Lautaro, invece di Dzeko che alla fine si trascinava? Il Real ha vinto con un 18enne che ha passato la palla a un 21enne. Peccato. Il punto l’Inter se lo era ampiamente meritato e, con la sconfitta dello Shakhtar, che resta l’avversario di riferimento, poteva essere accettato con soddisfazione. Peccato", si legge nello stesso articolo.

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