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Sconcerti: “Ronaldo mai arrivato, non è una perdita. Scelta Juve inutile e sbagliata”

Andrea Della Sala

Il giornalista, sulle pagine del Corriere della Sera, ha commentato l'addio di Ronaldo alla Juve

Il giornalista Mario Sconcerti, sulle pagine del Corriere della Sera, ha commentato l'addio di Ronaldo alla Juve e il ritorno al Manchester United:

"Dal punto di vista umano Cristiano Ronaldo non è una perdita, è qualcuno mai arrivato. Non ha mai parlato se non di se stesso e quando gli serviva, è sempre stato chiuso nel suo mondo-azienda tenendo fuori tutti. Spesso andava anche ad allenarsi da solo. Ci aspettavamo qualcosa del genere, ma non con questa costanza. Dal punto di vista tecnico il danno che lascia non è rimediabile, non ci sono sostituzioni possibili. Vengono meno 30/35 gol in un colpo solo. Non c’è un giocatore a questa altezza, va sostituito con più giocatori, quindi un intero gioco diverso. Ci si può riuscire se tutta la squadra capirà che adesso è sola e deve cambiare attitudine, non ha più niente che ne giustifichi il disagio. Ma l’addio di Ronaldo porta con sé anche un significato più profondo. È il primo limite in un secolo di famiglia Agnelli che la Juventus non è riuscita a superare. 

La Juve ha cercato di tornare insieme alle due-tre grandi squadre europee del nuovo secolo e per farlo ha compiuto uno sforzo economico che si è rivelato alla fine insostenibile anche per lei. Ronaldo ha fatto tutto quello che gli è stato chiesto, ma non è bastato, ha finito anzi per dissestare l’ordine dell’azienda, l’ha costretto a chiedere aiuto all’azionista e a quelle stesse squadre a cui toglieva i giocatori migliori. È una novità importante che riguarda tutti. Perché è storica e perché i limiti della Juve rappresentano sempre quelli del nostro calcio. Quando la Juve tornerà arrogante vorrà dire che il tempo freddo sarà finito per tutti. Ronaldo se ne va lasciandoci la coscienza che è stato inutile lui, e inquieta, sbagliata, la nostra dimensione".