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Giudizio sintetico della stagione?
—«Sufficiente, perché l’obiettivo imprescindibile della Champions verrà raggiunto».
Pare quasi sia un derby che, vincendolo, può mettere in qualche modo una toppa alla stagione: non è un po’ riduttivo?
—«Anche se sarebbe una cosa che provoca dolore e magone, per me l’obiettivo di questo derby non dev’essere rimandare lo scudetto dell’Inter, ma dimostrarsi alla loro altezza. Il Milan deve giocare una partita orgogliosa perché ha perso gli ultimi cinque derby e questa è una cosa che pesa. A me dà fastidio la sequenza delle sconfitte. Comunque non è con questa partita che il Milan può salvare la stagione, nemmeno se vincesse 5-0. Il Milan deve vincere a prescindere perché davanti ha l’Inter. Questa concezione di vincere il derby per salvare la stagione non c’è mai stata, nemmeno quando eravamo un Milan in tono minore nei primi Anni 80. E’ qualcosa che non abbiamo mai pensato, nemmeno allora, mai percepita».
In un contesto del genere, col rischio dello scudetto della seconda stella proprio in questa partita, lei da giocatore cosa direbbe ai suoi compagni prima di scendere in campo?
—«Direi loro che occorre metterci tutto ciò che hanno. Lo devono alla gente, alla società e allo stemma che portano sul petto. Alla maglia».
Domanda secca: Pioli è al capolinea?
—«Penso che abbia fatto un gran lavoro, su questo non ci piove. Io ho sempre difeso il suo operato. Da fuori francamente non riesco a capire come finirà».
Uno sguardo con l’occhio dell’ex difensore: come si ferma questa Inter?
—«Bisognerebbe provare ad attaccarli, a palleggiare e attaccare. Cercare di fare la partita, perché se la si lascia in mano a loro diventa dura».
(Gazzetta dello Sport)
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