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Trezeguet: “Moratti mi voleva all’Inter nel 2006. 5 maggio? Vi racconto”

Marco Astori

Ai microfoni di DAZN nello speciale dedicato a Massimo Moratti, David Trezeguet, ex centravanti della Juventus, ha raccontato così la giornata del 5 maggio

Intervenuto ai microfoni di DAZN nello speciale dedicato a Massimo MorattiDavid Trezeguet, ex centravanti della Juventus, ha raccontato così la giornata del 5 maggio 2002: "C'era questo ricordo, anni prima. Questa partita a Perugia, dove la Juve perde lo scudetto all'ultima partita. Lippi ha insistito molto sulla nostra partita e non sul pensiero sulla partita tra Lazio e Inter. Io credo che quello sia stato in un certo modo determinante. Sul goal dell'1-0, è stato Conte che ha crossato. Lo sappiamo, uno dei giocatori più emblematici in quel momento lì era Antonio. Ha fatto questo cross sul secondo palo e io di testa riesco a superare De Santis.

E poi dopo si raddoppia con questo goal di Alessandro (Del Piero, ndr), in cui io riesco a fare questo assist importante perché con tre/quatto passaggi siamo andati in porta. Era l'unico risultato utile per noi, aspettando e sperando che l'Inter facesse un risultato negativo contro la Lazio. Lo sbaglio di una squadra così importante perché sicuramente aveva un ottimo allenatore e dei giocatori di una qualità straordinaria. Per noi in campo era molto semplice osservare le tribune, dove si vedeva e si sentiva il pubblico che reagiva ai goal che facevano l'Inter e la Lazio. Dopo guardavi anche la panchina e la vedevi in quei momenti in cui Lippi, il suo staff e tutti queli che erano lì e le loro facce, in ogni momento, in quelli più contenti e meno, più da brividi o meno...

Dopo il 2006 è stata tutta un'altra storia a livello sportivo. Moratti mi voleva all'Inter, ci parlai al telefono: ma lui capì il mio desiderio di rimanere alla Juve. Entrava in gioco non solo la parte sportiva, la proprietà era importante: e la proprietà era molto italiana. Io ho conosciuto la Juve con Gianni Agnelli, quando arrivava lui si fermava l'allenamento e lui stava con noi. Il pubblico si alzava ad applaudirlo e questo l'ho visto solo in Italia, Moratti faceva parte di questo gruppetto di presidenti".