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Dai nuovi bomber alle fasce: Inter, 5 mosse per l’assalto alla vetta entro Natale

Alessandro De Felice

Troppe reti subite. Quella che era la grande forza dell'Inter, ovvero una fase difensiva quasi perfetta, si è trasformata in un punto debole della squadra. E per risalire la china serve una maggiore protezione da parte del centrocampo.

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"Un attacco da 23 gol in 9 gare, 2.6 di media, come fa ad aver vinto solo poco più di metà delle partite (5)? Perché solo due volte in Serie A l’Inter è uscita dal campo senza subire reti mentre per cinque volte ne ha incassate almeno due. Per battere Fiorentina, Benevento e Torino l’Inter ha avuto bisogno di spremere dall’attacco 4 se non 5 gol. Quasi sempre l’Inter ha concesso poche occasioni ma quelle poche ghiottissime: desiderosa di fare la partita, la squadra di Conte ha accettato di difendere in campo aperto, e il resto nelle prime partite lo hanno fatto troppi errori individuali, figli anche del naturale adattamento al diverso atteggiamento. Il ritorno a un baricentro più basso e l’abbandono definitivo del trequartista ha restituito spazi e tempi più congeniali ai centrocampisti e di conseguenza più protezione per la difesa. Ritrovati equilibri che non hanno chiuso la saracinesca di punto in bianco ma che - come testimonia l’unico gol subito tra Atalanta e Sassuolo - promettono di aiutare a rialzare il muro".

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