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L’Inter si gode Calhanoglu 2.0: Inzaghi ha trovato l’abito perfetto per il turco

Andrea Della Sala

Il centrocampista dell'Inter ha arretrato il suo raggio d'azione rispetto a quando giocava nel Milan e ora è più costante

Dopo un avvio alla grande, Calhanoglu non stava brillando per continuità con la maglia dell'Inter. Ma nell'ultimo mese, dopo il gol al Milan, il turco sembra ora essere un altro giocatore e i numeri lo confermano.

"Tutto un altro Calha. Per carattere, sostanza, continuità e persino ruolo. Nell’ultimo mese l’Inter ha scoperto tutti i pregi e le qualità del turco, che ha finalmente iniziato a esprimersi con la necessaria continuità dopo i bruschi alti e bassi di inizio stagione. L’evoluzione del turco a livello di prestazioni e rendimento è sottolineata prima di tutto dal sensibile aumento della media voto, passata da 5,70 a 6,24 grazie alle valutazioni raccolte nelle ultime esibizioni tra campionato e Champions. I primi segnali di svolta nella sfida casalinga contro la Juventus, dov’è rimasto in campo 61’ prima di lasciare il testimone a Gagliardini. Infine le conferme nelle ultime tre cruciali sfide brillantemente superate dai nerazzurri contro Milan, Napoli e Shakhtar, con un Calhanoglu partecipativo e sistematicamente tra i migliori. Il confronto con l’ultima versione del turco in rossonero, sia in termini di numeri che di ruolo, svela le chiavi della sua evoluzione e della sua crescita grazie al lavoro di Inzaghi", analizza Gazzetta.it.

MEZZALA - "Mentre al Milan era solito stazionare sulla trequarti, da semplice raccordo tra attacco e centrocampo, con Inzaghi ha arretrato il raggio d’azione di una quindicina di metri entrando maggiormente nel vivo della manovra. L'anno scorso si trovava a giocare circa la metà dei palloni sulla trequarti, quasi sempre confinato sul centro sinistra salvo qualche rara “escursione” sul fronte opposto. Quest’anno i palloni giocati si distribuiscono quasi equamente in un zona compresa tra il centrocampo e la trequarti, con frequenti arretramenti sulla linea di Brozovic per facilitare la costruzione. Con Inzaghi, Calha è dunque chiamato a coprire una fetta maggiore di campo, ma partendo sempre da una posizione più arretrata rispetto ai tempo del Milan. I compiti, di fatto, sono quelli della mezzala pura con licenza di inserimento, ruolo che al turco sembra sempre più congeniale".

COSTANZA - "A stupire del turco nelle ultime uscite sono stati anche il piglio e la costanza: chi gli ha sempre rimproverato la scarsa cattiveria e la tendenza a estraniarsi dal gioco per lunghi tratti, ultimamente si sta dovendo ricredere. Il Calha nerazzurro garantisce maggior presenza e sostanza in mezzo, tanto da aver accresciuto anche il numero di falli (da otto a dodici) e di ammonizioni (da una a tre). D’altra parte si sa che a centrocampo solitamente c’è da lottare di più e Calha non si sta tirando indietro. Inzaghi gli sta chiedendo maggior concretezza e meno fronzoli, tanto che il numero delle occasioni create è crollato da 43 a 23. Calha ne ha guadagnato in precisione e concretezza migliorando le percentuali al tiro (dal 33% al 42%) e la precisione nelle verticalizzazioni (dal 23% al 27%). Oggi Calha è forse meno vistoso, ma il rendimento in questi primi quattro mesi in nerazzurro dice che è anche più presente e concreto. Merito dell’impegno e dell’applicazione del giocatore, non c’è dubbio, ma anche dell’intuito di Inzaghi, bravo a cucirgli addosso un vestito che pare calzargli a pennello", conclude il portale sportivo.